martedì 27 novembre 2012

I Limiti della Democrazia Diretta: Delegate Kings Vs Activerts



La Democrazia Diretta non è perfetta. Ha dei limiti, ed è importante tenerli a mente, seppure sapendo che è comunque nel complesso sempre migliore della Democrazia Rappresentativa.

Storicamente si possono individuare due obiezioni fondamentali alla DD:

1 ) Se in una piattaforma di Democrazia Diretta si consente la Delega, sorgeranno cittadini con un enorme numero di deleghe (i cosiddetti "Delegate Kings") che avranno un potere decisionale tale da essere nuovamente un target per corruzione e minacce.

2 ) Se in una piattaforma di Democrazia Diretta si vieta la Delega, la maggioranza dei cittadini sarà troppo impegnata per votare quotidianamente, e quindi i soli a votare sarebbero una minoranza di cittadini iperattivi (i cosiddetti "Activerts"), con la conseguenza che il voto non rappresenterebbe più la maggioranza ma solo gruppi minoritari di attivisti che non riflettono la volontà di tutti. Questi sarebbero abbastanza piccoli da poter essere di nuovo manipolati da gruppi di interesse, e manterrebbero il loro vantaggio (che consiste nell'avere più tempo degli altri cittadini per votare) proprio in proporzione al denaro che ricevono dalle lobbies.

RISPOSTA OBIEZIONE 1: Per quanto sia vero che i Delegate Kings si formino inevitabilmente in un sistema che ammette le deleghe, è anche vero che a differenza dei politici eletti nella Democrazia Rappresentativa questi hanno una delega che è revocabile in qualsiasi momento e con effetto immediato. In altre parole, non appena un cittadino scopre che un delegato ha votato in modo contrario ai suoi interessi, la volta successiva darà la delega a qualcun altro.
Inoltre il cittadino segnalerebbe la cosa spargendo la voce, e questo produrrebbe immediatamente la revoca a cascata di altri cittadini di deleghe a quel Delegate King. Questo significa che i Delegate Kings sono ancora più sensibili a scandali, denunce e passaparola di un politico, che invece anche se viene scoperto a votare contro l'interesse dei cittadini resta in carica 4 anni. Quindi un tale sistema sarebbe  comunque sempre migliore della Democrazia Rappresentativa.
Idealmente però, in un sistema di Democrazia Diretta perfetto non dovrebbe essere possibile alcuna delega. Ma per arrivare a questo serve una fase di transizione intermedia, e Liquid Feedback consente esattamente questo.

RISPOSTA OBIEZIONE 2 : Se si vieta la delega, è vero che moltissimi cittadini non potrebbero essere rappresentati nel voto, essendo impossibilitati a votare con la stessa costanza degli Activerts foraggiati dalle Lobbies. Ma per ovviare a questo problema tutto quello che si deve fare è rallentare il processo democratico.
In altre parole, lasciare più tempo a tutti i cittadini per valutare e votare una proposta di legge. L'attuale sistema politico prevede ordini del giorno, con numerose leggi ed emendamenti da votare nel giro di 24 ore. Questo non è sostenibile per un cittadino con un lavoro impegnativo. Ma se gli si consente di avere una finestra temporale di una settimana, può senza dubbio utilizzare il week end o gestirsi il tempo in modo distribuito per poter votare su una questione.
Questo non significa che le decisioni debbano essere prese tutte lentamente. Come nel sistema rappresentativo vi sono i decreti legge del governo che vengono applicati da subito, ma che il parlamento ha tre mesi per discutere, ratificare e convertire o no in legge, allo stesso modo in DD è possibile per le decisioni politiche che richiedono urgenza effettuare un identico processo in due fasi. Nella prima si approva o si respinge entro 24 ore, come fa oggi il consiglio dei ministri.
Tutti possono partecipare però, specialmente sapendo che si tratta di decisioni critiche sul piano temporale, ma se proprio non ce la fanno a votare nelle 24 ore, una seconda finestra di voto di una settimana o più sarà disponibile per una seconda votazione, questa volta definitiva, dove la legge potrà essere ratificata o bocciata con calma.

Riassumendo: la delega è solo un passaggio temporaneo, necessario, per arrivare alla democrazia diretta senza delega, ed è comunque migliore del sistema rappresentativo. Inoltre gli activerts godono di un vantaggio sugli altri cittadini solo in ragione della breve finestra temporale che si ha per votare. Se si estende questa finestra temporale a una settimana o più, tutti i cittadini potranno trovare il tempo di votare, e il vantaggio degli activerts si ridurrà.

Naturalmente vi saranno sempre persone che non sono impossibilitate ma non vogliono occuparsi di politica per scelta. Ma in tal caso queste persone devono accettare che è meglio che il loro voto non venga espresso del tutto, piuttosto che finisca nelle mani di delegati corrotti.

La partecipazione politica è qualcosa che, come avevano capito i greci ad Atene, non si può trascurare se non si vogliono vedere i propri diritti calpestati.

Tucidide ci racconta che il grande Pericle (495 - 429 a.C.) diceva:
“Noi siamo tutti nello stesso momento privati cittadini e pubblici impiegati; per noi l’uomo che evita di essere coinvolto negli affari dello stato non è semplicemente qualcuno che pensa agli affari suoi, ma un cittadino inutile. Anche se pochi di noi sono capaci di dare vita a una proposta politica, siamo tutti capaci di giudicarla”.
E' quindi necessario che si formi progressivamente una cultura politica dove il votare è essenziale come l'andare a lavorare. Se si smette di fare l'una o l'altra cosa, se ne pagano le conseguenze.

Vi è un altra obiezione che viene spesso sollevata, che fa riferimento allo scenario di "infiltrati" che voterebbero con Liquid Feedback in un certo gruppo distorcendo il risultato.

In realtà questo esempio non è corretto e un tale scenario non può avvenire.

Infatti il voto non sarebbe affatto "distorto", ma rispecchierebbe fedelmente la nuova situazione, in quanto se i nuovi membri del gruppo entrando formassero una maggioranza diversa da quella precedente, questo sarebbe perfettamente leggittimo. Comunque il sistema garantisce che vinca la maggioranza dei membri. E' chiaro che se nel gruppo la maggioranza dei membri sono a favore di una certa proposta, è giusto che questa venga approvata.

E' chiaro che nei piccoli gruppi si abbia il rischio di vedere iscritti infiltrati sufficienti a rovesciare la maggioranza, ma la Democrazia Diretta funziona solo quando il voto è consentito a tutti i cittadini dell'area su cui le decisioni hanno impatto. Se un gruppo vota su proposte di legge che riguardano Roma e i cittadini Romani, il voto deve essere accessibile ad ogni cittadino residente a Roma e vietato ai non residenti. Lo stesso per le circoscrizioni e persino le riunioni condominiali. Solo in tal caso la maggioranza dei voti rispecchierà sempre la maggioranza dei cittadini e/o membri del gruppo.

Facciamo alcuni esempi: se le decisioni del partito pirata riguardano regolamenti interni al partito pirata, è giusto che tutti gli iscritti al partito pirata, e solo loro, possano votare. Se una lista a 5 stelle viene eletta, i suoi consiglieri debbono invitare tutti i cittadini di Roma a votare su LF, in quanto se limitassero il suffragio solo ad un sottogruppo di iscritti, questo sarebbe facilmente infiltrabile da un numero di persone con bisogni e preferenze che non rispecchiano quelle del territorio e dei cittadini soggetti alle leggi votate. Se invece l'accesso al voto coincide con le persone soggette o coinvolte dalle decisioni prese, la vittoria della maggioranza dei votanti coinciderà con la vittoria della maggioranza dei cittadini.

E' chiaro che al momento non tutti i cittadini di Roma, ad esempio, se invitati a votare sul portale Liquid Feedback della lista 5 stelle, sarebbero in grado di farlo. Manca ancora una copertura completa di internet ad ogni cittadino, e anche vi fosse non è ancora giunta notizia a tutti del nuovo modo di fare politica.

Per questo Liquid Feedback al momento è un eccellente strumento di transizione, in quanto con il sistema delle deleghe consente di rimediare temporaneamente al problema.
Certo anche LQ a causa delle deleghe è vulnerabile ad abusi, ma molto meno del sistema rappresentativo odierno.

E nella fase transitoria smascherare delegati che non fanno gli interessi dei cittadini dovrà essere un compito importante di tutti i sostenitori del M5S.

E' una traversata faticosa e richiede vigilanza costante, ma è l'unica strada per realizzare un giorno la Democrazia Diretta perfetta, ovvero senza deleghe.

2 commenti :

  1. Il concetto della delega ha determinato un livello di apatia degli elettori così elevato che ha permesso la nascita di dittature partitiche, vale a dire partiti condotti interamente da politiche personali. La delega dunque non è più uno strumento della politica, bensì è diventata una anomalia che concorre a sminuire il significato stesso di politica. La mentalità che si è creata attorno al concetto di delega va estirpata altrimenti si creano altre anomalie attorno a nuovi sistemi ed il problema non si risolve. Quarant'anni fa, io ed altri, gridavamo in piazza contro le deleghe, oggi il problema è ancora presente. Credo che le deleghe non debbano essere considerate in alcun nuovo sistema, delega e democrazia diretta rappresentano un ossimoro

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    1. Sono d'accordo con te Oreste. Gli stessi pirati tedeschi, che andavano fieri del loro sistema liquido, stanno cercando di limitare il sistema delle deleghe il più possibile, rendendole a tempo e costringendo chi delega a verificare il lavoro dei delegati.

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