venerdì 11 gennaio 2013

Perché Beppe Grillo Ha Offerto Una Grande Prova di Democrazia Diretta



"Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo."
- Voltaire (1694 – 1778)



La campagna elettorale di Beppe Grillo per il Movimento 5 Stelle è sempre stata volutamente provocatoria, ma ieri, in occasione della veglia per consegna dei simboli della lista elettorale al Viminale, i giornali e le tv hanno riportato una sua affermazione che ha suscitato e sta suscitando uno scalpore senza precedenti e allarme tra le fila dei suoi sostenitori.

Dai giornali più vicini al M5S (Il Fatto Quotidiano titola: Grillo: “Apertura a Casapound? Perché no, se hanno le nostre idee”) a quelli che lo combattono (La Repubblica, in prima pagina: Grillo ai fascisti di Casapound: ''Se volete benvenuti nel M5S'') è tutto uno scandalizzarsi, un piovere di critiche e di facce stupefatte.

Il problema con i giornali, ma in generale con i cittadini del nostro paese, è che purtroppo in Italia manca completamente una cultura della Democrazia Diretta. L'ignoranza in questo campo è così profonda che non se ne può neanche parlare senza vedere i propri interlocutori sbarrare gli occhi o restare basiti, fraintendendone i principi e interpretandoli in un quadro concettuale completamente errato, vittime della loro scarsa conoscenza del soggetto e dell'ormai scontata necessità di riferirsi a questa o quella ideologia preconfezionata, senza minimamente considerare che queste sono posizioni che hanno valore solo all'interno del contesto della democrazia rappresentativa, ignorando che vi siano altri sistemi di riferimento concettuali dove questi non hanno più alcun significato.

Beppe Grillo non ha fatto alcuna apertura nei confronti di CasaPound come "partito" o "movimento politico", semplicemente perché un movimento di Democrazia Diretta non può fare aperture o alleanze e non ha senso farle.

Quella di Beppe Grillo è stata la semplice constatazione del fatto che l'iscrizione al Movimento 5 Stelle è aperta a tutti, QUALI CHE SIANO LE LORO IDEOLOGIE POLITICHE, perché nessuno all'iscrizione controlla il credo politico di chi vuole unirsi al Movimento 5 Stelle.

Tutti possono andare sul sito e iscriversi liberamente.

In secondo luogo quella di Beppe Grillo è la semplice affermazione del principio della Democrazia Diretta, ovvero tutti i cittadini sono liberi di avere le loro idee e votare di conseguenza, ma Uno vale Uno. La democrazia diretta non è politica, ma è meta-politica. Significa eliminare l'oligarchia e la partitocrazia e restituire la sovranità direttamente ai cittadini. Non entra e non deve entrare mai nel merito di cosa un cittadino poi vota.

Se uno appartiene a CasaPound, e vuole votare M5S, ben venga, le sue idee saranno discusse e votate liberamente al pari di quelle di tutti gli altri, senza filtri o preconcetti, e se otterranno la maggioranza vinceranno.
Ma il solo fatto di farlo, cioè di iscriversi al M5S, implica l'accettazione di valori di Democrazia Diretta, e cioè in aperto contrasto con quelli antidemocratici del fascismo. E quindi se un cittadino che prima votava destra e faceva parte di CasaPound decide di passare al Movimento 5 Stelle, sta accettando di non imporre più le proprie idee con la forza secondo la dottrina fascista, ma di aprirsi al confronto democratico, discutendole e votandole online nel Parlamento Elettronico del Movimento 5 Stelle.

Inoltre questo è proprio il fine dichiarato di Grillo: riportare al dialogo democratico quei cittadini che, indignati dal livello di corruzione raggiunto dai politici, si sono rivolti alla destra estrema ed hanno interrotto il confronto democratico per sposare un'ideologia che vede non nel dialogo ma nell'imposizione dall'alto la soluzione ai problemi.

Grillo sta da tempo invitando quei cittadini a ritrovare fiducia nella forza dell'intelligenza e del dialogo democratico invece che in quella del bastone, dimostrandogli con i fatti che ogni cittadino può proporre e sostenere le proprie idee con metodi pacifici e democratici e vederle realizzate, senza doverle imporre con la forza. Che le barriere all'affermazione delle idee e dei bisogni dei cittadini possono venire superate facilmente attraverso metodi democratici, pacifici e usando il cervello, il dialogo e la rete, senza dover ricorrere all'imposizione di queste con la forza. Che la formula della destra estrema e di CasaPound in realtà costituisce una sconfitta dell'intelligenza umana e della sua capacità di convivere  con gli altri per costruire una società civile. E' un invito alla democrazia e alla discussione per far valere democraticamente le proprie idee ma anche quelle degli altri se si rivelano migliori.

Su questo tema Grillo sta mandando da tempo dei messaggi molto chiari allo "stato" e ai poteri forti che gli si oppongono, dicendogli che è sbagliato ostacolare il movimento 5 stelle in quanto, se non ci fosse tale alternativa a dare speranza ad una soluzione non violenta al problema della corruzione dello stato, si formerebbero immediatamente in Italia movimenti estremisti di destra, come il citato Alba Dorata in Grecia, con scopi che sono antidemocratici e dichiaratamente fascisti, che davvero costituirebbero un grave pericolo per la democrazia in Italia, perché una volta radicati sarebbe poi difficilissimo recuperarli e riportarli al dialogo democratico.

Ovviamente questo messaggio di Grillo non appare per nulla chiaro a chi non comprende i principi della Democrazia Diretta, a chi non ha la cultura necessaria per uscire dall'attuale contesto storico in cui, per colpa dei media ma anche della cultura non di massa, la Democrazia Rappresentativa costituisce l'unico orizzonte culturale, divenendo in tal modo uno svilimento di quei principi della democrazia vera che sono stati per la prima volta messi in pratica nell'Atene di Solone e di Pericle.

Come spiegare a chi non ha conosciuto che una politica show, un agone politico dove le posizioni che si fronteggiavano non sono le idee ma le bandiere dei partiti, una competizione dove i voti sono più vicini a tifi da stadio che a decisioni ponderate sui pro e i contro di una certa proposta di legge?

Come spiegare che in Democrazia Diretta improvvisamente i partiti e le bandiere politiche e ideologiche della democrazia rappresentativa perdono di significato, e che finalmente si vota per le idee e solo per le idee, invece che per le persone. Che la discussione politica diviene finalizzata a trovare il compromesso tra le proposte concrete e le soluzioni ai problemi, e non tra i partiti o gli schieramenti. Che il fine non è più battere l'avversario, ma collaborare con l'altro per trovare idee migliori, per riuscire con l'intelligenza ed il dialogo a soddisfare gli interessi di entrambi e quindi della maggioranza dei cittadini con cui dobbiamo convivere civilmente.

Il dialogo sulle idee, e non la denigrazione e l'insulto alle persone o alle bandiere, sono quindi i principi della Democrazia Diretta che Beppe Grillo ha sposato e difende, e quindi in quest'ottica le sue parole divengono quasi scontate: è ovvio che la porta è aperta anche a CasaPound, perché è aperta a tutti. In Democrazia Diretta non si ragiona più su un piano schismogenetico, calcistico, competitivo, in cui o si è con noi o contro di noi, in cui una squadra se si allea con un altra squadra allora diventa nostra nemica.

Perché non ci sono più squadre, non ci sono più partiti e non ci sono più ideologie. In Democrazia Diretta non si guarda a CHI propone un idea, ma all'IDEA. Se un idea è buona, la si vota, se non è buona si propone un'idea alternativa.


Ecco perché quando Beppe Grillo ha ascoltato le idee del rappresentante di CasaPound lo ha invitato a portarle nel M5S, dicendogli "Avete idee condivisibili, alcune più, alcune meno. Ma non vedo problemi a farvi entrare". In questa frase c'è tutta la grandezza della Democrazia Diretta, perché significa: Io non condivido alcune vostre idee, ma combatterò sempre per avere un sistema politico in cui tutti i cittadini, incluso te, possano esprimerle direttamente in modo che se considerate valide la maggioranza possa approvarle.

Non si combatte l'ideologia fascista ghettizzandola, perché così la si rende solo più radicata nelle sue convinzioni antidemocratiche. La si combatte mostrando che c'è un'altra via più intelligente, la Democrazia Diretta, per difendere le proprie idee e le proprie posizioni all'interno della collettività.

I membri del M5S che hanno capito i principi della Democrazia Diretta sono molti (anche se molta strada bisogna fare ancora per diffonderla e spiegarla), e a loro non stupisce minimamente che Beppe Grillo dica queste cose ai membri di CasaPound, e contemporaneamente sostenga la candidaturaa presidente della Regione Lazio un giovane proveniente dalle file di Rifondazione Comunista come Davide Barillari, o faccia aprire le feste a 5 stelle all'Arcigay.
Non si stupiscono perché gli orientamenti politici di questo o quel partito non lo interessano, perché il problema che il M5S si propone di risolvere è a monte: quello di riformare il sistema dello stato ed introdurre la Democrazia Diretta, eliminando la corruzione che inevitabilmente si produce nella Democrazia Rappresentativa, accentratrice del potere nelle mani di pochi e quindi oligarchica per la sua stessa natura.

Accusare Grillo di essere "di estrema destra" non ha senso in quanto Grillo è oggi il portabandiera della Democrazia Diretta, cioé una concezione della politica agnostica nei confronti di qualsiasi orientamento politico in quanto è una ideologia meta-politica, cioè è una idea politica su come si debba poi fare politica, e quindi per definizione non può discriminare in base al credo politico dell'individuo ma solo in base al rispetto delle regole della discussione politica e del ruolo degli eletti come servizio di intermediazione trasparente e fedele tra il cittadino e lo stato.

La riprova di questo è proprio nel fatto che Grillo non ha mai mandato o manderà mai via qualcuno dal movimento per le sue idee politiche, per quanto bizzarre o radicali, ma ha mandato via e manderà sempre via chi invece viola le suddette regole funzionali alla politica previste dalla Democrazia Diretta.

Favia o la Salsi non sono stati mandati via perché dissentivano sulle idee del programma e su proposte o idee, ma per il fatto di aver violato le regole fondamentali del Movimento, perché i due eletti in questione della funzione di portavoce trasparente e temporaneo che gli era stata affidata, per massimo due mandati, volevano farne nuovamente il ruolo di "politico", di qualcuno cioè che pretende di decidere per conto e AL POSTO dei cittadini, erigendosi a duce e guida, e producendosi in protagonismi e personalismi incompatibili con i principi della Democrazia Diretta e del M5S.

E' proprio questo meccanismo della Democrazia Diretta che si offre come antidoto ad ogni fascismo, in quanto in antitesi alla figura di duce autoritario l'eletto per regolamento è solo un funzionario senza potere decisionale che ha il compito di svolgere con responsabilità il suo compito di portavoce dei cittadini per il suo breve mandato e poi va via. Non mette radici, non resta li per meriti politici che non può e non deve avere, ma esegue un compito con onestà, il compito di riportare fedelmente la voce dei cittadini, garantendo ai cittadini che la volontà popolare non sarà più ignorata o ingannata, bensì rispettata, registrata ed espressa fedelmente nel processo decisionale democratico senza che nessun cittadino abbia un peso maggiore dell'altro.

La Democrazia Diretta ha avuto molti critici nel corso della storia, il primo dei quali fu Platone. Il filosofo criticava il fatto che lasciare il potere decisionale ai cittadini significava creare un governo degli ignoranti, facilmente manipolabili dai demagoghi e dai populisti, e proponeva invece un governo sorretto da un "re filosofo" o da una casta di filosofi come lui, gli unici a suo parere in grado di guidare il popolo, incapace di governarsi da se. Se questo poteva essere vero duemila anni fa, in un epoca dove l'educazione era un lusso riservato solo ai ricchi ed il 99% della popolazione era analfabeta, e dove la cultura era così costosa e faticosa che solo pochi asceti amanti della conoscenza avevano il tempo e la pazienza di studiare, oggi invece non è più vero.
Oggi con la scuola, le università e internet, la cultura è accessibile a tutti e ogni libro mai scritto ed ogni informazione mai registrata è a portata di click. Con una scuola funzionante (non è il caso italiano, ma questa è un'altra storia) ogni cittadino sarebbe sufficientemente educato da poter distinguere tra la demagogia dei mezzi di propaganda e i dati verificabili, e sarebbe quindi in grado di svolgere il ruolo di cittadino attivo e partecipe delle decisioni collettive dello stato. Solone e gli Ateniesi avevano visto lungo, erano solo stati troppo in anticipo sui tempi. Invece la formula dei "re filosofi" di Platone si è rivelata una utopia, in quanto la storia ha dimostrato che anche gli uomini di maggiore cultura e gli idealisti più puri una volta arrivati al potere si sono tutti lasciati corrompere dall'ebbrezza del comando.

Certamente dal punto di vista della comunicazione politica i titoli dei giornali di oggi potranno far perdere a Grillo il sostegno dei molti che non riusciranno a capire tutto questo. Ma gli farà sicuramente guadagnare la fiducia di quelli che sanno riconoscere l'importanza di difendere il più grande progresso culturale, tecnologico e politico che l'umanità ha mai avuto occasione di raggiungere: la Democrazia Diretta.


39 commenti :

  1. Beh, Pasquino, sei un Grande!
    Ottimo articolo.
    Ne farò un continuo uso verso coloro che con un quasi impercettibile "ghigno" mi nomineranno il "caso CasaPound" ...
    Grazie

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  2. Per favore, smettila (mi rivolgo a te in quanto autore del post, ma potrei usare il plurale rivolto agli iscritti e simpatizzanti M5S) con la storia della Democrazia Diretta. Ma lo sai cosa è la democrazia diretta?
    Hai dato (giustamente, ci mancherebbe) molta enfasi alle cosiddette Parlamentarie e poi parli di democrazia diretta? Prima gongoli per la modalità di selezione dei delegati dei cittadini (ergo democrazia rappresentativa) e poi parli di democrazia diretta?
    La democrazia diretta non è quella che propone (e che dice di fare) il M5S; per fare democrazia diretta in Italia ci vorrebbero circa 50 milioni di persone che si riuniscono e legiferano, senza alcun intermediario.

    Entrando nel merito del post, dico che Grillo ha avuto una uscita infelice: alla domanda se si sentiva o meno antifascista, bastava rispondere si o no, come prevede la lingua italiana. Invece il Capo Politico del M5S ha usato una fastidiosa risposta elusiva.
    Ti chiedo: se avesse risposto in questo modo un esponente politico a caso (Bersani, Berlusconi, Letta, eccetera) avresti detto le stesse cose o avresti detto frasi del tipo "ah il classico politico della casta che non risponde alle domande in modo chiaro!"?

    Tu dici:
    "In secondo luogo quella di Beppe Grillo è la semplice affermazione del principio della Democrazia Diretta, ovvero tutti i cittadini sono liberi di avere le loro idee e votare di conseguenza, ma Uno vale Uno."
    Quindi io potrei iscrivermi al M5S e dire che la mia idea è triplicare il numero dei parlamentari in maniera libera? Penso che verrei ricoperto come minimo di insulti e ciò non rende libera l'esternazine del mio pensiero.

    Tu dici:
    "[La democrazia diretta] Non entra e non deve entrare mai nel merito di cosa un cittadino poi vota."
    Quindi perchè il M5S ha un programma elettorale? Se fate democrazia diretta e se valgono le tue parole, dovreste essere semplicemente un raccoglitore di idee; non dovreste poi selezionare le idee migliori, fare un programma e fare campagna elettorale per convincere i cittadini a votarlo (ricordo che convincete, giustamente, i cittadini a votare i loro rappresentanti; tutto il contrario della democrazia diretta).

    Tu dici (due citazioni):
    "[...] l'iscrizione al Movimento 5 Stelle è aperta a tutti, QUALI CHE SIANO LE LORO IDEOLOGIE POLITICHE, perché nessuno all'iscrizione controlla il credo politico di chi vuole unirsi al Movimento 5 Stelle."
    "Ma il solo fatto di farlo, cioè di iscriversi al M5S, implica l'accettazione di valori di Democrazia Diretta, e cioè in aperto contrasto con quelli antidemocratici del fascismo."
    Queste due frasi sono logicamente incompatibili: secondo la prima frase potrei iscrivermi al M5S (che sostiene di fare democrazia diretta) con un ideologia politica della democrazia rappresentativa di stampo fascista, perchè tanto il M5S accetta qualsiasi ideologia politica; nella seconda frase scopro che il M5S non accetta qualsiasi ideologia politica.

    Scusa per il pippone ma lo scrivo per cercare di farti capire che quello che fa il M5S non è democrazia diretta, quindi non ha senso parlare di questa fantomatica democrazia diretta e delle sue caratteristiche. Non è quella che fate voi.
    Se tu dicessi "il M5S non fa democrazia diretta, bensì porta avanti un egregio modello di democrazia rappresentativa, basato su questi valori bla bla , con queste caratteristiche bla bla " allora il discorso sarebbe completamente diverso.

    Chiedo ancora scusa per la lunghezza,
    Mauro

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    1. Infatti,il movimento 5Stelle non accetta nessuna ideologia politica,per il semplice fatto,che iscrivendoti al Movimento,non ne avrai più bisogno di Ideologie....Non ti servono più a niente,perché ora sei tu che puoi decidere,senza più delegare.
      Esprimi le tue idee,se saranno in grado di convincere la maggioranza,diventeranno realtà....Ti piace come ideologia?

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    2. Mauro, tu vuoi l'anarchia non la democrazia diretta. Sono due cose leggermente diverse.

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    3. @Dino
      Anarchia? E da dove esce che io voglio l'anarchia?
      Personalmente non voglio ne l'anarchia ne la democrazia diretta (intesa come dovrebbe essere intesa, ovvero con l'abolizione di *ogni* rappresentante dei cittadini).
      Quello che voglio è semplicemente una buona democrazia rappresentativa.

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  3. @Maurollocco: Tu scrivi che la Democrazia Diretta non è ancora una realtà, perché lo sarà solo quando ci saranno 50 milioni di persone che possono votare via internet. Certo, ma cosa c'entra? E' chiaro che se fosse già una realtà non ci sarebbe bisogno di fare una lotta politica, non ci sarebbe bisogno del M5S. E' proprio perché la Democrazia Diretta non è una realtà, che servono partiti che portano la bandiera della Democrazia Diretta, che combattono per convincere la gente che quello è il cambiamento più importante.
    Il principio e l'idea della Democrazia Diretta è quello che il M5S porta avanti, che vuole realizzare. Fino a che non ci riuscirà, cercherà di adottare la Democrazia Diretta OVUNQUE POSSIBILE e IN OGNI MODO POSSIBILE. Ma non può certo dove è IMPOSSIBILE.
    Tu dici che il M5S ha fatto le Primarie dei candidati, che sono uno strumento della Democrazia Rappresentativa. E' vero. Ma è COSTRETTO a farlo, perché la legislazione italiana attuale PREVEDE che si candidino delle PERSONE in Parlamento. Ha cercato di fare in modo che queste Persone siano scelte nel modo più trasparente e democratico possibile, ma più di così non poteva fare.
    Il M5S è costretto per legge a presentare un Programma pre-elettorale, un altro concetto che appartiene alla Democrazia Rappresentativa e non alla Democrazia Diretta. Ma anche qui, ha cercato di farlo comunque nel modo più vicino alla democrazia diretta possibile, ovvero facendo creare i programmi dai cittadini tramite portali online e Liquid Feedback.
    Tu poi ti lamenti perché dici che se entrassi nel movimento e proponessi di triplicare i parlamentari o altre idee legate alla democrazia rappresentativa saresti insultato. La risposta è no. Non vi è alcuna censura nel sistema del M5S. Ti garantisco che io potrei in questo momento andare sul server Liquid Feedback del Lazio, dove si sta scrivendo in modo collettivo il programma M5S per le Regionali, e aprire la proposta che vuoi, anche di triplicare i parlamentari, e sarebbe comunque inserita, discussa, votata e (se raggiunge la maggioranza o meno) approvata o bocciata democraticamente.
    Credimi, ho visto postate anche cose peggiori nel Liquid Feedback laziale! Ma tutto viene discusso, i problemi sviscerati, nuove proposte fatte e aggiunte, ed eventualmente respinto con il voto democratico se risulta sbagliato.
    Mauro sono sicuro che il tuo lamentarti deriva dalla tua scarsa conoscenza di come funziona il M5S internamente. Se ti iscrivessi, e ad esempio partecipassi al parlamento elettronico della tua città o della tua regione, capiresti immediatamente come le tue critiche non abbiano senso.
    Il Movimento 5 Stelle è un gioiello, un rarissimo esempio di un gruppo di persone che sta mettendo in pratica un ideale fino a ieri considerato utopia, e che con i nostri sforzi si sta lentamente realizzando. Ci vorrà sicuramente tempo perché la Democrazia Diretta si realizzi appieno, ma nella fase di transizione noi cercheremo in ogni modo di attenersi ai suoi principi, nei limiti dei mezzi e dei vincoli della legge. Fino a quando potremo cambiare direttamente la legge e rendere la Democrazia Diretta una realtà per tutti i cittadini.

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  4. Democrazia diretta, per esempio la Comune di Parigi. Altro che indistinto qualunquismo.

    Se la maggioranza vuole gasare gli ebrei nel nome dlel'idologia fascista (o più modestamente continuare a far affondare nel mediterraneo i profughi che cercano di venire in Italia, condanandoli a morte)? Vai con la decisione della maggioranza? Sei sicuro che si limiti a questo la democrazia diretta?

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    1. @Don Durito: No, non si limita a questo. E' vero che la Democrazia Diretta consente di prendere decisioni solo quando fanno gli interessi della maggioranza e non della minoranza, ma tali decisioni devono essere comunque in accordo e nei limiti della Costituzione Italiana.

      Art. 1
      "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
      La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

      La Costituzione di un paese democratico rappresenta il sistema di valori fondanti che le tutte leggi devono rispettare, valori accumulati con l'esperienza di secoli di storia.

      Ovviamente, seppure costituisca la valvola di sicurezza morale di un popolo, neppure la costituzione è intoccabile.

      Può succedere che il popolo voglia aggiungere nuovi valori, o migliorare quelli attuali.
      La Costituzione prevede tanto integrazioni quanto modifiche (art. 138 Cost.). Occorre però il 2/3 dei voti delle Camere, perché non basta la maggioranza ma serve l'unanimità.

      Grillo ha ad esempio da tempo immemore chiesto che si cambiasse la costituzione per permettere una maggiore Democrazia Diretta tramite le leggi di iniziativa popolare, ad esempio quando si trattò della Proposta Parlamento Pulito:

      http://www.beppegrillo.it/2011/03/la_costituzione_non_e_intoccabile.html

      In Svizzera ad esempio c'è una Costituzione che consente un livello di Democrazia Diretta molto maggiore del nostro, e i cittadini possono proporre leggi molto spesso.

      A riguardo ci sono molte iniziative importanti, e alcuni grandi divulgatori della Democrazia Diretta pura in italia, come il bravissimo Bruno Aprile, hanno denunciato da tempo che invece vi sono modifiche della costituzione fatte dai politici negli ultimi 30 anni che hanno ridotto la Democrazia Diretta, invece di aumentarla:

      http://brunoaprile.blogspot.it/search/label/64%20anni%20di%20Costituzione%20italiana

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    2. Curioso sostenere che a difesa di eventuali degenerazioni di stampo fascista o antidemocratico, c'è il baluardo della costituzione, per poi dire subito dopo che andrebbe cambiata (per migliorarla). La verità è che sostenere che non c'è problema "oggettivo" nell'accogliere un dichiarato fascista, relega l'antifascismo ad un fattore soggettivo. Non dovrei essere io a ricordare che la citata costituzione lo pone come fattore molto oggettivo: il baluardo della democrazia, quella diretta che ci si prefigge di conquistare. Non mi interessa demonizzare alcuno. Ma ritengo (dopo aver visionato attentamente il video integrale), che l'uscita imbarazzante ed evasiva, sia stata orribile e per nulla fautrice della decantata democrazia diretta come strumento di superamento delle ideologie contrapposte. Eppure in questo modo si crea una nuova ideologia, portata avanti con medesimo entusiasmo o fanatismo (questi a seconda dell'individuo che gli esprime). Ma mi pare sia solo l'estremo esito del messaggio ventennale per cui "tutti possono tutto" nel dire e agire.No cari, sappiamo essere beceri e ignoranti, oltre che grandi. La soluzione non è che tutti facciano tutto, ma che le capacità e il merito siano debitamente coltivati e in grado di esprimersi.Questo paese va a rotoli per clientelismo e corruzione. Non perchè tutti non possono votare una legge o un provvedimento.Sarebbe sufficiente che scegliessero di essere rappresentati dal meglio. E li il guaio. Lo sappiamo ancora riconoscere?

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    3. @marta : Non esistono motivi "oggettivi" per non consentire a qualcuno di cambiare idea. Mi dispiace ma il tuo è manicheismo, è una forma di chiusura mentale degna degli inquisitori medioevali. Grillo non ha detto che accoglie l'ideale fascista o che si allea con i fascisti, ha detto che se un ragazzo ha delle idee, e accetta di lasciare CasaPound per entrare nel movimento 5 stelle e discuterle quindi in modo democratico, deve essere incentivato a farlo. Perché è proprio facendo questo passo che dimostra di non essere più fascista, ma di volersi aprire al confronto e al dialogo previsto dalla costituzione democratica.

      Inoltre attenzione che Grillo nel video non dice che tutti possono agire come gli pare, ma parla solo di libertà di idee. La libertà di idee è ben diversa dalla libertà di fare violenza. Grillo dice espressamente nel video che lui si oppone a qualsiasi violenza. Ma le idee vanno discusse. Tu dici che la soluzione ai problemi del paese è di introdurre dei meccanismi di meritocrazia, ma non ti rendi conto che nell'attuale Democrazia Rappresentativa questo non potrà mai accadere perché il clientelismo è PARTE del meccanismo politico.

      Se le regole del gioco sono che per essere eletti i politici devono avere il sostegno di cittadini che devono scegliere di delegare a lui invece che a un altro, è inevitabile che vincerà il politico che regalando favori e raccomandazioni non meritocratiche avrà ottenuto più consensi clientelari. Puoi scommetterci quello che ti pare, ma ogni democrazia rappresentativa alla lunga degenera in un sistema non meritocratico.

      Inoltre tu dici che i cittadini dovrebbero solamente scegliere chi li rappresenta meglio, e che il problema è che non lo fanno. Ma questo è proprio il problema della Democrazia Rappresentativa numero uno, ovvero che scegliere un individuo non ti garantisce nulla, perché quell'individuo può cambiare idea da un giorno all'altro, e il cittadino è costretto a tentare di giudicare l'uomo, e giudicare l'uomo è difficile se non impossibile.
      E' peraltro inutile, in quanto tentare di capire la natura di un uomo, di persuadersi che "ha il carattere giusto", oppure che è la persona con l'intelligenza o la sensibilità giusta per risolvere certi problemi, è impossibile.
      Invece di perdersi in un futile esercizio di psicologia, i cittadini debbono valutare le più concrete e verificabili proposte di legge. Capire quale faccia ti governerà meglio o valutare se è conveniente votare per degli incentivi alle energie rinnovabili sono due cose completamente diverse. La prima è una presa in giro che premia chi sa mentire meglio nello show della politica rappresentativa, la seconda è una valutazione che tutti i cittadini possono fare in base a parametri oggettivi e inequivocabili.

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    4. infatti né i popolani nazisti come Razinger sapevano dei forni né i milioni di vecchiette pro berlusconi voterebbero per affondare i profughi, è più facile che lo facciano, di nascosto, persone come D' Alema incaricate da Te che ti fidi ciecamente del loro operato ...

      p.s. cito D' Alema perché i pd sono attualmente quelli che più diffamano il M5S presi come sono dalla bramosia del potere .. ma temo che verranno trombati anche questa volta. Tutto si ripete in questa Italia nauseabonda: Sant' oro che favorisce Berlusconi ? un dejà vu ...

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    5. essere rappresentati dal meglio dice Marta ... anche se poi vediamo sempre che "i Migliori" ed i miglioristi :-) scelgono di massacrare una Valle con i suoi abitanti per favorire gli appalti di amici loro (che poi subappaltano i lavori ad altre ditte) e se i rappresentati si ribellano giù botte da orbi ed espulsione dei rappresentanti non allineati ...

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  5. Peccato che l'Italia sia antifascista per Costituzione.

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    1. E poi Grillo non era quello democratico?

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    2. Si e per costituzione il presidente della repubblica è super partes e garante della costituzione, e poi c'erano le marmotte che confezionavano la cioccolata.
      Il fascismo vive ogni volta in cui uno non può manifestare le sue idee, questi qui di Casapound se hanno idee condivisibili sul rinnovamento dello Stato benvenga, decidere liberamente sulle idee è la cosa più antifascista che mi viene in mente

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    3. Se per Costituzione l'Italia è antifascista non mi puoi venire a dire che per te se un partito fascista partecipa alle elezioni è indifferente (nota bene, ho parlato di partecipare alle elezioni, non di esprimere le proprie idee liberamente); o che per te, capo politico democratico, non è importante se si è antifascisti o no. Soprattutto, non puoi venire a dire che dei fascisti (quindi persone non democratiche) sono ben accetti nel Movimento 5 Stelle, partito che invece fa della democrazia (e di quella diretta per giunta!) uno dei suoi principi, se non quello fondamentale.
      Il punto non sta tanto nel permettere di esprimere la propria opinione, ma nell'accettare e lasciare aperta la porta a gente che non condivide i nostri principi. Ed un conto sono i principi (la democrazia) un conto sono gli obiettivi (cercare di cambiare e migliroare il paese).

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    4. @Sabrina: Ma chi ha detto che un partito fascista deve partecipare alle elezioni? Grillo ha detto esattamente il contrario: ha detto che se una persona decide di passare al Movimento 5 Stelle, e quindi LASCIARE un movimento fascista, e passare ad uno DEMOCRATICO, è il benvenuto! Chi sei tu per voler impedire ad una persona di cambiare idea? Bollare un individuo per sempre è qualcosa di degno del manicheismo degli inquisitori medioevali, un concetto che per fortuna l'umanità si è lasciata alle spalle con l'illuminismo. I fascisti non sono gli intoccabili della caste indiane. Sono esseri umani e possono capire e cambiare idea, decidendo, come auspicava Beppe, di prendere le proprie idee e di discuterle in modo democratico e civile attraverso il Movimento 5 Stelle, invece che attraverso la forza e la violenza di CasaPound. La rabbia di Grillo è proprio che lo stato e le istituzioni questo non lo hanno capito, e impedendo ai cittadini di esprimere le proprie idee, di avere voce e partecipare alle decisioni democratiche, li hanno loro stessi relegati all'unico strumento che gli resta, cioè la reazione violenta. E' lo stato, paradossalmente, non Grillo, ad appoggiare CasaPound, perché lo stato gli lascia aperta solo quella porta, quella che conduce al fascismo, chiudendo in faccia al cittadino tutte le porte della democrazia e della partecipazione e spingendolo nell'ultima spiaggia, quella della violenza, che è la sconfitta di ogni intelligenza.

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    5. Sì hai ragione, sono stata un po' avventata nel commento. Rimedio adesso.

      Anzitutto è ovvio che si può cambiare idea, così come si può passare da un estremo all'altro.
      Ho riguardato il video e analizzato un po' più attentamente:

      1) Grillo ha glissato la prima domanda sull'antifascismo, sminuendola, dicendo che "sono domande che non hanno risposta". Anzitutto il termine antifascismo non è legato a una particolare ideologia politica: fu infatti principio proprio di movimenti e forze politiche diverse. Essere antifascista vuol dire non accettare i principi propri del fascismo, che sono: totalitarismo, nazionalismo, anticapitalismo, autoritarismo. Quindi, essendo il fascismo un totalitarismo, e lui un democratico, perché non ha detto chiaramente di essere antifascista? Preciso dicendo che un conto è essere antifascista, cioè contro il fascismo; un conto è permettere ai fascisti di esprimere la propria opinione;

      2) alla seconda domanda Grillo si limita a dire che (cito) "il Movimento è ecumenico. Se un ragazzo di CasaPound volesse entrare nel Movimento e ha i requisiti per entrare, ci entra." Nel video, parlando dei requisiti, si accenna solamente al dover essere incensurati e tutta la discussione verte su quel punto. Perché non dica chiaramente che bisogna essere democratici non lo so. Tra l'altro (e l'ho notato solo ora) non è uno dei requisiti fondamentali mentre lo è il voler cambiare la forma politica dello Stato passando da una democrazia rappresentativa a una diretta. Quindi tecnicamente i fascisti potrebbero entrare?

      In conclusione, quella di Grillo mi sembra un'uscita molto infelice, che personalmente mi lascia abbastanza perplessa (alcuni punti ancora non mi sono completamente chiari come credo si intuisca). Bastava che fosse un pochettino più chiaro e ci sarebbero state molte meno storie.
      Aspettavo sul blog il post che avrebbe chiarito tutta la questione, almeno per quanto lo riguarda personalmente. Ancora una volta parla unicamente di ideologie, specificando che "il MoVimento 5 Stelle non è fascista, non è di destra, né di sinistra". Ripeto ancora che l'antifascismo non è un'ideologia mentre il fascismo sì, e i militanti di CasaPound chiedevano appunto se Grillo fosse antifascista, non se fosse fascista. Neanche in questo caso ha quindi risposto. L'ultima frase afferma che "il M5S vuole realizzare la democrazia diretta, la disintermediazione tra Stato e cittadini, l'eliminazione dei partiti, i referendum propositivi senza quorum: il cittadino al potere." Anche qui la questione della democrazia è posta come obiettivo da raggiungere e non come requisito fondamentale.

      Cioè, tutto questo non mi pare molto limpido e cristallino, mentre bastava veramente poco per chiarire ogni dubbio e mettere a tacere ogni critica. E in realtà questo si può dire di molte, molte azioni e interventi del Movimento e soprattutto di Grillo: pare quasi che invece di chiarire la propria posizione voglia dividere ancora di più il popolo italiano, come se di fazioni in lotta non ce ne fossero già abbastanza.

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    6. Ripensandoci bene, neanche più Grillo è costretto a essere democratico.
      Boh, tutto questo mi confonde sempre più @_@

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    7. @Sabrina : Grillo ha dato poco fa la risposta "esplicita" che cercavi, capace di mettere a tacere ogni dubbio, scrivendo questo sul suo blog:

      "SECONDA BALLA. Grillo ha aperto a Casa Pound, vuole allearsi con i fascisti... chi lo ha scritto è in totale malafede, un leccaculo del Sistema. Io non ho aperto a nessun partito e non sono fascista né simpatizzante del fascismo. Ma chi credete di prendere per il culo? Invece ho detto e ribadisco che il M5S non è un movimento ideologico, ma vuole ottenere la democrazia diretta E' un movimento al quale chiunque non sia iscritto a un partito e accetti il suo programma, può iscriversi. E' ecumenico."

      http://www.beppegrillo.it/2013/01/le_balle_quotid/index.html

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    8. Sì ho letto anche quello giusto oggi, due secondi dopo avere inviato la risposta, ma il succo non cambia.

      Tralasciando la solita generalizzazione, :

      - "Io non ho aperto a nessun partito e non sono fascista né simpatizzante del fascismo." Non chiedevano se fosse fascista o simpatizzante del fascismo, chiedevano se fosse antifascista.
      - "Invece ho detto e ribadisco che il M5S non è un movimento ideologico". Stessa cosa scritta anche nel post precedente che avevo riportato, e stesso discorso: l'antifascismo non è un'ideologia, quindi sarebbe bene che rispondesse chiaramente.
      - "...ma vuole ottenere la democrazia diretta E' un movimento al quale chiunque non sia iscritto a un partito e accetti il suo programma, può iscriversi." Ecco, su questo punto cerchiamo di chiarirci bene. Perché i requisiti, al momento, a me risultano essere: non essere iscritti a un altro partito (Casapound non è un partito), essere incensurati (per potersi candidare) e aderire al programma. Il voler attuare la democrazia diretta è un punto chiave del programma e va bene, mentre non mi pare che essere democratici di per sé sia un requisito. E se non lo fosse veramente potrebbe entrare chiunque nel partito.

      Ecco, ho riscritto in modo (spero) più chiaro quali sono le mie critiche e i miei dubbi, già espressi nel post precedente.


      Altra cosa, riguardo al video: ritornando al discorso che CasaPound non è un partito, un militante (non uno che ha cambiato idea quindi) potrebbe davvero entrare a far parte del M5S.

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  6. Capisco la disserzione filosofica sulla democrazia diretta ma oggi questo concetto non lo capirebbe nessuno. E io sono laureato e seguo Beppe Grillo dai suoi esordi sul blog. Ho condiviso il 99% delle sue iniziative. Ma non si possono fare 10 passi alla volta.
    Inoltre se dico no agli indagati tra gli iscritti, questa regola chi l'ha fatta?
    Allora anche l'antifascismo è un valore fondamentale. Semplice da capire e chiaro per tutti. E non creo equivoci.
    Con una sola parola (antifascismo) l'intero articolo (centinaia di parole) diventa inutile. E se la politica è semplicità.....

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    1. @Gianni : Non si possono fare 10 passi alla volta, ma se non si inizia a camminare nella giusta direzione non si arriverà mai.
      Tu ti chiedi chi ha fatto la regola di no agli indagati tra gli iscritti, e lo paragoni al mettere allora anche una regola per non fare entrare i fascisti. Innanzitutto non è assolutamente vero che non si possono iscrivere al M5S persone indagate o condannate. CHIUNQUE, anche un serial killer di professione, può iscriversi al M5S e partecipare alle votazioni come cittadino. Il regolamento vieta solo che un indagato o condannato possa essere CANDIDATO, in quanto gli Eletti, che sono dei funzionari portavoce, devono garantire di saper svolgere un lavoro per la collettività e quindi devono avere dei requisiti di affidabilità che al momento il resto dei politici non hanno.
      Ma questo non significa che un indagato o un condannato sia escluso dal Movimento 5 Stelle, anzi. Beppe Grillo è il primo condannato a farne parte.
      L'accesso al M5S è aperto a tutti, condannati o fascisti che siano, perché non giudica le persone ma LE LORO IDEE. Una volta dentro il Movimento 5 Stelle, anche Jack Lo Squartatore potrebbe scrivere le sue proposte nel parlamento elettronico, essere ascoltato e discusso, e le sue idee votate e giudicate al pari di tutte le altre di volta in volta dalla collettività, e se sono buone idee saranno approvate. Perché se l'illuminismo ci ha insegnato qualcosa, è che nessuno può erigersi a giudice degli uomini, ma tutti possiamo giudicare le sue idee.

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  7. bellissimo articolo, complimenti. E non sono del Movimento e non credo neanche che lo voterò. Secondo me è ancora presto per la democrazia diretta. I cittadini devono essere sufficientemente 'maturi', in media, affinchè sia sostenibile la DemocraziaDiretta e tramite quest'ultima si possano avviare quei cambiamenti benefici auspicati da molti. E secondo me questa maturità non è stata ancora raggiunta. Ma mi piacciono diverse cose del Movimento, e tu le esprimi con chiarezza e lucidità...Bravo!

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  8. Tutto bello ma...
    "Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo."
    NON è di Voltaire!
    E' di Evelyn Beatrice Hall che scrisse "Gli amici di Voltaire".

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  9. Complimenti!Mi piace molto questo articolo, è un'analisi consequenziale e lucida, inoltre concordo sul fatto che Grillo sia stato coerente assumendo questo atteggiamento aperto. Tuttavia mi rimangono alcuni dubbi sul M5S e spero che tu potrai risolverli. Innanzitutto mi chiedo se non basti migliorare la democrazia rappresentativa, ad esempio ponendo limiti a chi è al potere e imponendo che vengano rispettati i programmi elettorali (non è in parte anche questo l'obiettivo del M5S? in questo caso assumerebbero totale importanza le proposte!)così che non ci sarebbe più la necessità di valutare le persone ma le proposte, avendo la (quasi) certezza che queste sarebbero presentate e discusse. Inoltre, come scrivi tu, il M5S ha dovuto presentare un programma, perchè queste sono le regole, ma questo è carente in alcuni temi importanti, forse perchè è un'esperienza al principio: quale sarebbe la posizione dei parlamentari M5S riguardo alle tasse? o ai matrimoni gay? (o altro, non voglio dilungarmi). Mi riferisco specificatamente alle elezioni di febbraio: riuscirebbe il movimento a capire la posizione del web prima di ogni votazione in Parlamento? se non è così anche in questo caso il mio eventuale voto al movimento sarebbe un voto alla cieca, basato sulla fiducia. Infine, una volta ho mandato una mail, per avere maggiori informazioni, a un rappresentante del M5S Lombardia, il quale mi ha spiegato che il fattore fondamentale per scegliere se appoggiare o meno il Movimento è proprio il programma elettorale: quindi se io appoggio e sostengo la volontà di riformare il sistema politico ma non condivido molte delle proposte, come dovrei comportarmi? mi scuso per la lunghezza e spero che risponderai a tutto! ciao!

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    1. @ ciao : La democrazia rappresentativa è un meccanismo purtroppo con difetti irrimediabili.

      Quello che tu proponi, cioè imporre che si rispettino i programmi elettorali, si chiama mandato imperativo, ed è vietato in tutte le costituzioni democratiche fin dal tempo della rivoluzione francese.

      Infatti la prima assemblea democratica francese, con l'assemblea degli Stati Generali tenutasi il 5 maggio 1789 e la costituzione dell’Assemblea nazionale il 17 giugno del medesimo anno, fu stabilito il mandato imperativo. I rappresentanti inviati da tutta la francia avevano con se dei fogli con le richieste dei cittadini delle loro regioni, che gli erano stati consegnati e che dovevano essere rispettate.

      Ma già nella seduta del 23 giugno 1789, Luigi XVI ottiene di far dichiarare "la nullità dei mandati imperativi". Tale disposizione fu poi confermata dall’articolo 52 della Costituzione dell’anno III (22 agosto 1795), che aggiunse per l’appunto il divieto di mandato imperativo a quella analoga approvata dall’Assemblea nazionale con legge 22 dicembre 1789 in cui, in reazione allo spirito particolaristico delle precedenti assemblee, si affermava: “I rappresentanti nominati all’Assemblea nazionale dai dipartimenti non potranno essere considerati come i rappresentanti d’un dipartimento particolare, ma come i rappresentanti della totalità dei dipartimenti, cioè della nazione intera” (art. 8); “pertanto (...) i rappresentanti all’Assemblea nazionale non potranno mai essere revocati, e la loro destituzione non potrà essere che la conseguenza di una condanna” (art. 11).

      Si veda a tal riguardo:

      G. AZZARITI, Cittadini, partiti e gruppi parlamentari: esiste ancora il divieto di mandato imperativo?, in www.costituzionalismo.it (4 novembre 2008);
      http://www.astrid-online.it/--il-siste/Studi--ric/AZZARITI_AIC2008.pdf

      Luigi Principato 2012 - IL DIVIETO DI MANDATO IMPERATIVO DA PREROGATIVA REGIA A GARANZIA DELLA SOVRANITÀ ASSEMBLEARE
      http://www.astrid-online.it/--Riforma-/Studi--ric/Principato_AIC_23_ottobre-2012.pdf

      Salvatore Curreri, 2004 - Democrazia e Rappresentanza politica
      http://www.fupress.com/Archivio/pdf%5C4408.pdf

      Ma anche volendo ripristinare il mandato imperativo, questo non aiuterebbe a migliorare di molto la Democrazia Rappresentativa.

      Infatti il difetto fondamentale della Democrazia Rappresentativa sta nel gap temporale tra la promessa elettorale e i 4 o più anni di mandato. Nessun politico anche in buona fede può essere vincolato per legge a rispettare una promessa elettorale, perché in quei 4 anni le cose possono cambiare nel paese e nell'economia, al punto da rendere una certa legge inefficace se non addirittura dannosa per gli stessi cittadini.

      Inoltre un eletto che non può fare compromessi, che non può cambiare il proprio mandato per venire incontro parzialmente alle proposte di un altro gruppo, è bloccato, e rischia di far vincere posizioni che sono ancora peggiori.

      In Democrazia Diretta invece, come si può vedere in Liquid Feedback in questi giorni sul programma del Lazio, si discute tra cittadini e si presentano suggerimenti e si confrontano idee modificando le proposte originali, che raramente vengono approvate nella prima versione. I compromessi permettono di trovare idee alternative da votare che soddisfano tutti, ma solo i cittadini li possono fare, PERCHE' SONO LORO STESSI I DEPOSITARI DELLA SOVRANITA'.

      Non ha quindi molta importanza chiedersi ora se il M5S è favorevole ai matrimoni Gay o al taglio delle tasse, perché il programma elettorale attuale del M5S è solo una fotografia istantanea di un processo fluido in perenne divenire, che lentamente ma inesorabilmente porterà la volontà politica del M5S a coincidere con quella di tutti i cittadini italiani.

      Quindi la tua domanda: "il M5S è favorevole ai matrimoni Gay?" dovrebbe essere invece "I cittadini italiani sono favorevoli ai matrimoni Gay?". E la risposta sarà data dai cittadini stessi tramite votazione online nel Parlamento Elettronico del M5S.

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    2. @Pasquino
      Beh il M5S ha reintrodotto il mandato imperativo, nel "codice di comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in Parlamento".
      Nel suddetto codice è stato introdotto *l'obbligo* a portare in aula determinate leggi se si verificano determinate condizioni. Nel suddetto codice ci sono tanti altri obblighi, alcuni di natura tecnica altri di natura, diciamo, etica.
      Qui il link: http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_parlamentare.php

      Ciò lo ritengo sbagliato, in quanto il parlamentare agisce senza vincolo di mandato, secondo la nostra costituzione.

      Tu dici:
      "Non ha quindi molta importanza chiedersi ora se il M5S è favorevole ai matrimoni Gay o al taglio delle tasse, perché il programma elettorale attuale del M5S è solo una fotografia istantanea di un processo fluido in perenne divenire, che lentamente ma inesorabilmente porterà la volontà politica del M5S a coincidere con quella di tutti i cittadini italiani.

      Quindi la tua domanda: "il M5S è favorevole ai matrimoni Gay?" dovrebbe essere invece "I cittadini italiani sono favorevoli ai matrimoni Gay?". E la risposta sarà data dai cittadini stessi tramite votazione online nel Parlamento Elettronico del M5S."

      Scusa ma che modo di ragionare è? Il M5S chiede dei voti ai cittadini su un programma che cambierà non si sa quando, ma comunque cambierà?
      E poi perchè non si sente mai una presa di posizione? Tra qualche mese ci saranno dei parlamentari eletti sotto la lista M5S. Bene, questi parlamentari cosa voteranno e come si comporteranno sui (ad esempio) matrimoni gay?
      Per come stanno le cose adesso (poi se in futuro cambieranno le cose si vedrà) sono i parlamentari che votano e lo fanno in base alle loro opinioni, alle promesse fatte agli elettori e altro. Perchè non si riesce mai a sapere come si comporterà un parlamentare M5S su un tema concreto, magari non presente nel loro programma elettorale (che scopro ora essere soggetto a modifiche future)?
      Ad esempio (semplifico e considero solo la Camera dei Deputati, ma vale pure per il Senato): i deputati M5S costituiranno un gruppo parlamentare e nomineranno un capogruppo. Il capogruppo e una delegazione andranno dal Presidente della Repubblica e suggeriranno un nome per la Presidenza del Consiglio. Poi il Presidente della Repubblica sceglierà in autonomia, nominerà una persona, questa proporrà dei ministri, il Presidente della Repubblica nominerà i ministri e quindi il Governo chiederà la fiducia al Parlamento. Se la ottiene bene, altrimenti si ricomincia con le consultazioni.
      Bene, si può sapere che nome verrà suggerito al Presidente della Repubblica da parte del capogruppo M5S?
      Spero che la risposta non sia del tipo "non si sa, dobbiamo votare sul portale prima, poi questo poi questo altro".
      L'elettore ha *diritto* di sapere come intende comportarsi e quali decisioni prenderà colui che si candida a rappresentarlo.

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    3. @ Pasquino: quindi mi stai dicendo che già dalle elezioni di febbraio si riuscirà ad usufruire del "Parlamento elettronico"? Se così è sono emozionata al pensiero di un cambiamento così bello e importante, non vorrei però essere affrettata nel giudizio.

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  10. Solo una domanda al signor Pasquino:-in quale remota regione dell'universo viene esecitata la democrazia diretta:Utopia come Atlantide sono millenni che è sprofondata

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  11. Ottima riflessione.Condivido quasi in toto.La copierò a piene mani.

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  12. Un solo aspetto hai trascurato e lo stesso Grillo non ne è stato sfiorato.Il problema dell'apertura di M5S a Casapound non si pone neppure.L'art.5 del non statuto del M5S è chiaro.Chi è iscritto ad altri partiti NON può iscriversi a M5S.CasaPound si sta presentando sia alle Regionali del Lazio, sia alle Politiche in alcune circoscrizioni , con sue liste e suoi candidati.Formalmente è una forza politica concorrente al M5S e ai nostri candidati e i suoi scritti NON POSSONO ISCRIVERSI.Stiamo parlando dunque di un caso inesistente, di aria fritta.Di un video farlocco fatto e montato da un candidato di casapound per farsi la sua campagna.Condividi ?

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    1. CasaPound non è un partito ma un'associazione.

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    2. Attenta Sabrina, nel momento in cui un'associazione si presenta alle elezioni diventa a tutti gli effetti una forza politica.E' Casapound indubbiamente lo è e te lo dimostro.A partire dalle elezioni amministrative 2011 CasaPound ha presentato propri candidati alle elezioni locali in liste civiche o di centro-destra riuscendo a far eleggere alcuni suoi rappresentanti .Alle elezioni regionali del Lazio, in programma il 24-25 febbraio 2013, Simone Di Stefano sarà candidato governatore.Casapound inoltre presenta anche alle elezioni politiche nazionali 2013 i suoi candidati, liste e simbolo in varie circoscrizioni http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/valledaosta/2013/01/12/Elezioni-Casapound-presenta-Vda_8063271.html ps anche il M5S non è un partito, ma un movimento-forza politica ed è indubbio che gli iscritti ad Associazioni partecipanti alle tornate elettorale valga l'art.5 del NonStatuto del M5S che vieta l'iscrizione al Movimento di Beppe Grillo.La ratio di questo articolo è chiara. Chi concorre a prendere voti elettorali con liste diverse a quelle di 5 stelle, dunque ovviamente anche quelle di Casapound, NON PUO' iscriversi al M5S.

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  13. Come sempre, quando il dito indica la luna, qualcuno indica il dito, oramai è solo importante capire se ci è o se ci fa...
    che vantaggio avrebbe un militante non pentito di casapound ad entrare in un movimento democratico dove si decide per votazione diretta... perderebbe semplicemente il suo tempo... o come si augurano grillo e l'autore di questo post, magari capirebbe che fino ad allora ha vissuto in compagnia di sfigati violenti... io personalmente penso che dopo un pò tornerebbe al suo branco di bulletti che gli garantisce una sicurezza da ego sottosviluppato...
    restano i problemi reali da risolvere, dei militanti cinque stelle, dei militanti di casa pound, i tuoi, i miei, e che sono dovuti alla pochezza umana ed alla limitatezza di pensiero, che si combatte andando incontro, non con fantomatiche pregiudiziali antifasciste, che hanno abbondantemente rovinato ogni possibilità di sviluppo dialettico in ogni assemblea ed occupazione da che l'italia ha conquistato il diritto di farlo, tale dialogo...
    la parola antifascista è stata coniata prima che venissero alla luce gli orrori dei regimi comunisti, ma nessuno ha sentito l'esigenza di modificarla ed aggiornarla, quindi non è proprio il caso di aggrapparcisi a mo di feticcio contro la paura del buio...
    Per tutto il resto, come ben sapete, c'è mastercard...

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  15. E' che Grillo è forse troppo in anticipo sui tempi.

    Chiedere a Grillo se è antifascista è come chiedere a chi vuole abolire il gioco del calcio se è antijuventino o antiinterista, non ha senso.

    Grillo chiede uno scatto in avanti, la rinuncia alla mediazione dei partiti, in tal senso sarà tanto antifascista quanto antisocialista o anti chissà cosaltro.

    E' chiaro che se poi si volesse fare una scala di "accettabilità" tra CasaPound e Berlusconi preferirebbe Berlusconi, come in effetti ha già fatto, proprio nel corso della conversazione incriminata, e casualmente riportato da nessuno.

    E' evidente che chi non conosce il discorso a monte rimane disorientato come un uomo dell'ottocento di fronte a Guernica, e di questo Beppe forse dovrebbe essere più consapevole

    15 gennaio 2013 03:51

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  16. Democrazia LIQUIDA ossia diretta e rappresentativa allo stesso tempo. Questo dovrebbe essere l'obiettivo del M5S. Non è che 50 mil.di persone decidono le leggi ma le discutono e le migliorano..... non è che il parlamento viene eliminato ma si da la possibilità di essere cittadini attivi.
    Queste forme sono già presenti in realtà lmitate tipo i bilanci partecipativi di alcuni comuni, dove N progetti vengono discussi e votati dai cittadini per poi essere finanziati dai bilanci comunali..... la cosa funziona.
    Purtroppo c'è molta ignoranza e pensare che google è da quella parte ===>

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