Per il Movimento 5 Stelle questi sono giorni di fuoco. Prima delle elezioni nazionali, c'è la difficile impresa di vincere le elezioni Regionali, avendo contro tutti i media e le istituzioni.
Ma i cittadini e gli attivisti del M5S stanno facendo miracoli, ispirati dal coraggio incredibile di Beppe Grillo. Dopo la Sicilia è il turno del Lazio. L'impresa che in Sicilia è riuscita a Giancarlo Cancelleri, deve riuscire nel Lazio a Davide Barillari.
La notizia della sua elezione tra i membri del movimento 5 stelle del Lazio, rigorosamente svoltasi online tra gli iscritti, è stata data tempo fa dal Blog di Beppe Grillo:
"Nel Lazio dei Fiorito, dei Maruccio, dei festini a base di ostriche e champagne, mentre la gente non arriva alla fine del mese, c'è un Movimento di persone perbene che ha deciso di riappropriarsi della sua Regione. Questi cittadini 5 Stelle si sono incontrati dal vivo ed in rete ed hanno costruito un percorso fatto di idee, proposte, coraggio e determinazione. I gruppi locali degli attivisti del Movimento 5 Stelle hanno individuato i loro portavoce consiglieri ed hanno votato in rete il loro portavoce candidato presidente Davide Barillari. Da oggi, quindi, inizia il percorso di presentazione della lista M5S anche nel Lazio. Ci hanno provato in tutti i modi a fermarci: inerzia voluta della Polverini, sentenze del TAR, ricorsi, sentenze del Consiglio di Stato, decreti, di nuovi ricorsi, commissari ad acta, di nuovo decreti. Ma noi ci siamo. Il 3 e 4 febbraio (o qualunque nuova data si inventeranno) il Movimento 5 Stelle Lazio ci sarà e votandolo le persone perbene del Lazio metteranno finalmente cittadini onesti dentro il Consiglio Regionale. Ci vediamo in Regione e per loro non sarà un piacere."
Davide Barillari è tra gli attivisti del Movimento 5 Stelle il maggiore sostenitore della Democrazia Diretta e Liquida, ed è quindi molto promettente per il futuro dell'e-democracy in Italia che sia stato scelto per essere il candidato presidente per il M5S alle prossime regionali.
Davide Barillari è già famoso per il suo attivismo. Infatti oltre ad essere il responsabile tecnico per i server Liquid Feedback del Movimento 5 Stelle di Roma e del Lazio, è un eroe dei movimenti per i diritti civili e politici online ed un pioniere della rivoluzione della politica digitale.
Impiegato in IBM Italia, dove lavora come consulente informatico dal 1996, è stato l'organizzatore nel 2007 del primo sciopero virtuale al mondo, svoltosi in Second Life (fatto che ebbe grande risalto sui giornali di tutto il mondo, con 2000 avatar partecipanti da 17 paesi) in seguito al quale ha ottenuto importanti risultati sindacali, tra cui il ripristino del premio di risultato per 8000 lavoratori e le dimissioni dell'amministratore delegato di IBM Italia. In Italia ne hanno parlato diversi giornali.
Per aver realizzato il primo sciopero virtuale al mondo è stato premiato dal Senato Francese, ricevendo il riconoscimento di "NetXplorateur of the year 2008", a cui sono seguiti altri riconoscimenti internazionali a Barcellona, Cipro, Città del Capo e all'Università di Pavia.
Il suo attivismo digitale senza frontiere non è naturalmente piaciuto al sindacato di cui era rappresentante ( FIOM/CGIL ), sindacato che aveva immediatamente compreso il pericolo di vedersi scavalcato da una rete internazionale di dipendenti capace grazie ad internet di mettere la IBM in difficoltà molto più di quanto possano fare sindacati locali limitati al territorio.
Di conseguenza, come lui stesso scrive, "per aver messo in discussione radicati equilibri politici grazie all'uso del web 2.0, venni gentilmente "accompagnato alla porta" dalla FIOM/CGIL. [...] ma ora, senza la copertura della CGIL, subisco pesanti ritorsioni aziendali e arrivo ad un passo dal licenziamento dopo 2 lettere ufficiali di richiamo e nessun tentativo di discussione da parte dell'azienda. Sono solo contro una multinazionale, nel silenzio del sindacato. Deluso e amareggiato, abbandono per sempre l'attività sindacale".
Ecco un video dello sciopero:
Pasquino - Davide, dal tuo curriculum si evince che ti sei prima avvicinato e poi allontanato dal mondo del sindacalismo e della sinistra radicale. Cosa cercavi e non hai trovato in quei movimenti, portandoti poi ad optare per il Movimento 5 Stelle?
Davide Barillari - Dal mio curriculum credo si possa notare lo spirito con il quale mi sono avvicinato in passato sia alla sinistra e al sindacato, e quali attivita' ho svolto. Mai in prima linea o cercando posizioni di potere. Esperienze che comunque tengo a precisare considero esaurite, e anche diverso tempo fa... dico esaurite, perche' avendole vissute dall'interno, mi hanno portato a riflettere sui grossi limiti che ho potuto constatare sulla mia pelle.
In rifondazione, ormai parliamo di oltre 10 anni fa, ho imparato a credere nei valori dell'uguaglianza e dell'attenzione verso le fasce deboli della popolazione...ma il progetto politico di rinnovamento, ingabbiato nella struttura gerarchica del partito e dell'ideologia, mi ha mostrato piu' volte i suoi limiti. Cosi' come nel sindacato: lotte di potere, privilegi, cariche a vita...e impermeabilità alle innovazioni e al rinnovamento. Ho provato a cambiare dall'interno, ma sono stato isolato...nonostante la prova dei risultati che stavamo ottenendo (mi riferisco al primo sciopero virtuale al mondo...sono stato premiato dal senato francese, e invece deriso qui in Italia). Tutto questo mi ha profondamente deluso, e mi ha avvicinato all'esperienza del volontariato: in questo mondo ho trascorso i miei ultimi 10 anni di attivismo. Nel volontariato aiuti gli altri senza correre per il potere personale o il protagonismo. Qui mi sono realmente identificato e ho trovato me stesso... nel commercio equo e solidale, nel consumo critico, nelle mille lotte per difendere il territorio dal cemento e dalle grandi opere. Il moVimento 5 stelle per me e' stata la naturale evoluzione di tutte le battaglie nelle quali ero impegnato in prima persona con tutti i miei amici... dalla difesa dell'ambiente, ai beni pubblici, alla giustizia e alla solidarietà. Cio' che non riuscivo a trovare in un'esperienza di partito o di sindacato, l'ho trovata qui nelle 5 stelle. Il concetto "uno vale uno" e' davvero rivoluzionario, e non avere gerarchie che decidono al posto tuo e autorizzano a dire/fare solo quello che vogliono loro, e' uno degli elementi più affascinanti e innovativi della nostra "rete di cittadini 5 stelle". Una politica dal basso senza filtri e impostazioni ideologiche.
Pasquino - Le dinamiche della spartizione del potere nei partiti sono tra le cose che il Movimento 5 Stelle combatte più duramente. In che cosa secondo te il M5S è stato diverso nel tuo caso? Come sei divenuto da semplice attivista a candidato presidente del Movimento 5 Stelle?
Davide Barillari - Il fatto che io sia candidato alla presidenza della regione e' la prova piu' evidente che una persona qualsiasi, un attivista che non ha nessuna amicizia importante, parenti illustri o contatti con politici che lo sponsorizzano... una persona che non ha cordate o "lobby" di potere che
lo sostengono e lo spingono avanti, che non ha bacini di voti a cui rispondere.... una cittadino normale che prende tutti i giorni i mezzi pubblici e gira in bicicletta, una persona come tutte le altre che ha un lavoro difficoltà ad arrivare a fine mese, puo' diventare presidente della regione. non il solito politico che fa di tutto per occupare la poltrona e sicuramente non ha problemi a pagare il mutuo a fine mese.
questa e' davvero la forza del nostro moVimento: cittadini dentro le istituzioni a fare gli interessi SOLO degli altri cittadini... non delle mafie, delle lobby, dei soliti "potenti". Mi chiedo, nei partiti tradizionali, dal PDL al PD, cosa una persona deve fare per arrivare ad essere candidato alla presidenza della regione... penso a Formigoni, alla Polverini, a Storace o a Zingaretti.
Quanti anni di spintoni e favori per fare carriera politica? Diventare aiutante di qualche politico importante sperando poi di essere tu a sostituirlo e prendere il potere al suo posto? Queste persone quanti compromessi o promesse hanno già fatto, ancora prima di essere eletti, per cercare voti e per costruirsi le amicizie "che contano"... e poi... una volta eletti, quanti favori devono restituire a chi li ha sostenuti durante la campagna elettorale? (ai costruttori, a chi hai promesso un appalto o un posto in regione, ecc.) Nel moVimento 5 stelle è completamente diverso... normali cittadini che hanno dimostrato in tanti mesi di essere attivisti impegnati e propositivi, non autocandidati ma scelti da altri attivisti per essere dei portavoce dei cittadini.
Dietro di noi non abbiamo nessun interesse di nessuna lobby da difendere. il nostro unico interesse e' per il bene collettivo di tutti.
Pasquino - Sei famoso per essere stato un pioniere della politica fatta attraverso la rete. Esperienze come lo sciopero virtuale su Second Life quale opinione ti hanno lasciato riguardo alla sua efficacia e alle prospettive per il futuro della società?
Davide Barillari - Io credo che in Italia abbiamo delle forze davvero innovative: giovani che scalpitano per creare, sviluppare, migliorare... menti che pensano al futuro e hanno proposte che ci porterebbero ai piu' alti livelli europei. Ma in Italia c'è un tappo... un senso di rassegnazione, di paura di rinnovamento, di stanchezza mentale. Perché i partiti e la politica hanno bloccato o rallentato tutto cio' che significa cambiamento: grossi interessi nel lasciare le cose come stanno (costruiamo grandi opere anche se inutili per riempire le tasche dei soliti noti, lasciamo la sanita' in mano ai privati cosi' guadagnano ancora di più, affossiamo la cultura e la scuola per lasciare i giovani nell'ignoranza, ecc).
La rete è uno dei mezzi per rompere questo assurdo meccanismo: la rete è trasparenza, informazione, partecipazione. La rete sta facendo crollare il muro di menzogne che ha messo in piedi tutto il sistema che vuole conservare se stesso.
La rete è stato il mezzo per lanciare lo sciopero virtuale che nel 2007 ho contribuito ad organizzare.
Questo era un evento completamente fuori dalla logica sindacale: iniziative tradizionali (scioperi, volantinaggi, assemblee) non avevano condotto a nulla. Ma avevamo trovato il punto debole della multinazionale: l'immagine.
E su questo abbiamo colpito, tramite la rete, creando un'iniziativa mediatica che poteva mettere in discussione la strategia dell'azienda. Infatti questa azienda aveva deciso unilateralmente di togliere il premio di risultato, con una perdita economica significativa per tutti i lavoratori italiani. Usare la rete era un'idea nuova, incontenibile: in particolare usare secondlife, luogo virtuale dove all'epoca l'azienda stava investendo milioni di dollari per rilanciare la propria immagine.
Un nuovo terreno di scontro, dove avevamo gli stessi mezzi e potevamo scendere sullo stesso piano.
Una battaglia combattutta con nuove regole e su un nuovo terreno, dove i lavoratori erano allo stesso livello dei manager.
E qui abbiamo vinto: abbiamo esteso la lotta oltre i confini nazionali, facendo rete e parlando di un problema italiano diventato un problema di tutti i lavoratori del mondo... risultato: oltre 2000 avatar provenienti da decine di paesi hanno partecipato allo sciopero virtuale a staffetta, portando i problemi all'attenzione di tutti i giornali internazionali.
Dal virtuale al reale: l'amministratore delegato dopo venti giorni si è dimesso e i lavoratori hanno ottenuto il premio di risultato e il contratto integrativo aziendale, che tante lotte "tradizionali" non erano riuscite ad ottenere. Su internet trovate tanti dettagli e dei video di quello che abbiamo fatto, aprendo la strada a iniziative di lotta via internet.
Ho raccontato questa esperienza in diverse universita' e in tanti incontri internazionali. Siamo stati un esempio... di come una buona idea, nata dal basso, autoorganizzata e praticamente a costo zero, può mettere in rete tante persone... e grazie all'intelligenza collettiva, possiamo piegare una ricca e potente multinazionale.
Questa è una prova di come anche la politica può essere piegata in basso, può tornare in mano ai cittadini. Noi conosciamo i problemi perché come precari, come pendolari, come vittime della malasanità, viviamo sulla nostra pelle tutti i mali del nostro paese. E noi abbiamo le soluzioni e le idee per andare oltre. Il futuro è nostro, e ce lo stiamo riprendendo dalle mani dei politici affaristi e dalle lobby che stanno bloccando ogni sviluppo.
Pasquino - Uno dei punti del programma del Movimento 5 Stelle è l'accesso ad internet come diritto inalienabile di ogni cittadino, in quanto necessario per la sua partecipazione democratica alla gestione e alle decisioni collettive che riguardano la cosa pubblica. Se sarai eletto, quale priorità darai a questo punto?
Davide Barillari - Il nostro programma, al quale lavoriamo da molti mesi tramite tavoli di lavoro aperti a tutti i cittadini, fra pochissimo sarà lanciato in rete. In modo che ogni persona possa leggerlo, rileggerlo e mandarci commenti e suggerimenti. Un work in progress senza fine, anche dopo le
elezioni. Un programma aperto e dinamico, al quale tutti e dico davvero TUTTI possono contribuire. Questa e' una grandissima differenza con i programmi "a scatola chiusa" dei partiti tradizionali.
L'accesso ad internet per il moVimento 5 stelle è un bene comune, un diritto da difendere ed estendere.
Purtroppo la nostra regione è vittima di ciò che le giunte precedenti hanno fatto... un buco nella sanità di oltre 12 miliardi di euro. Grazie a Storace, "mister debito", ma anche Marrazzo e Polverini. Qui spenderemo tutte le nostre forze, per ricostruire la governance sanitaria fondata sulla trasparenza, sull'onestà e sul diritto a curarsi che deve essere gratuito e pubblico. I trasporti e l'ambiente sono priorità ancora più importanti: siamo di fronte ad emergenze ambientali enormi, che affronteremo dal primo giorno. Questo per dirti che internet rientra nel nostro programma e sara' un mezzo fondamentale per portare verità e trasparenza.
Utilizzeremo internet per aprire le porte della regione... l'obiettivo è dare a tutti i cittadini gli strumenti per partecipare direttamente alla vita pubblica, sia mostrando cosa succede nelle stanze del potere (fino ad oggi chiuse e impermeabili all'informazione) e sia per attivare canali diretti per far si che ogni persona possa indirizzare direttamente le scelte del consiglio regionale.
Pasquino - Insieme ad altri sei responsabile dei server Liquid Feedback che consentono la Democrazia Diretta all'interno del movimento 5 stelle per il Lazio. Se sarai eletto, nel prendere le decisioni consulterai quando tecnicamente possibile la volontà dei cittadini tramite Liquid Feedback? Ed agirai sempre in accordo con il voto espresso dai cittadini in tal modo anche se questo dovesse essere diverso dalla tua opinione? Oppure sceglierai di dimetterti dal ruolo per non votare qualcosa in contrasto con la tua coscienza?
Davide Barillari - Sono stato uno dei promotori del progetto democrazia liquida all'interno del moVimento 5 stelle, perche' ritengo che ogni persona abbia il diritto e il dovere di partecipare direttamente ad ogni scelta che lo possa riguardare. Non più delegare dei nostri rappresentanti che una volta eletti, per 5 anni, fanno ciò che vogliono. La partecipazione diretta dei cittadini permette non solo di controllare i nostri "dipendenti" nelle istituzioni, ma anche di indirizzarli costantemente sui problemi reali. Stiamo lavorando per attivare strumenti di democrazia diretta che permettano tutto questo. Noi siamo portavoce e saranno i cittadini a decidere sul nostro operato in regione.
Liquid Feedback è uno degli strumenti di democrazia liquida che ci permetterà di lavorare a strettissimo contatto con le idee e le proposte dei cittadini laziali. Ogni portavoce del moVimento 5 Stelle prima delle elezioni sottoscriverà un codice etico, che garantirà che ogni decisione o votazione che prenderà in consiglio regionale sara' solo negli interessi dei cittadini. Parteciperemo ad assemblee periodiche aperte a tutti i cittadini nelle quali spiegheremo cosa abbiamo fatto e cosa non abbiamo fatto: solo con la fiducia dei cittadini, valutata ogni anno, continueremo a lavorare. Essendo un portavoce, se non avrò la fiducia dei cittadini o avrò evidenziato comportamenti scorretti o che non corrispondono a quanto deciso dai cittadini, sarò pronto a dimettermi.
Pasquino - Le pressioni su un politico possono essere davvero forti, e spezzare anche le schiene più diritte. Il Movimento 5 Stelle dichiara di voler combattere il rischio di corruzioni e minacce nei confronti dei politici eletti adottando una politica di totale trasparenza. Se sarai eletto, quali strumenti pensi di utilizzare per documentare ai cittadini la tua attività politica quotidiana e per fornirgli informazioni che non siano distorte dai media? E quali meccanismi di garanzia pensi di mettere a disposizione del cittadino per assicurare l'affidabilità di quelle informazioni?
Davide Barillari - Utilizzeremo tutta la potenza della rete per raccontare quello che facciamo e raccogliere indicazioni e suggerimenti su come andare avanti, sulle tante questioni che affronteremo. Dai blog, ai forum di discussione, a youtube, agli strumenti di democrazia liquida... la rete sarà inondata da informazioni che documenteranno tutti gli scandali, gli appalti, le fatture e gli intrallazzi che non verranno più tollerati. Costruiremo fin dal primo giorno una cultura di legalità, giustizia e trasparenza. La rete non ha i filtri dei giornali e delle televisioni, quindi sarà il nostro strumento di informazione. Ma non solo: parteciperemo ad incontri con i cittadini, continueremo a lavorare dal basso dei tanti gruppi e nei meetup che sono presenti in ogni municipio di roma e in ogni citta' della provincia. La rete, ma non solo quindi. Ogni cittadino, tramite il gruppo che lavora sul territorio e che fa riunioni settimanali, potra' sapere direttamente cosa stiamo facendo in regione e farci avere ogni idea o suggerimento.
Pasquino - Infine, pensi che un giorno vedremo il Parlamento odierno chiuso e sostituito dal Parlamento Elettronico di tutti i Cittadini Italiani? O pensi che la Democrazia Diretta sia un obiettivo troppo utopistico per il sistema politico italiano, e che si dovrà scendere comunque a compromessi con le forze della partitocrazia?
Davide Barillari - Stiamo iniziando a percorrere i primi passi in questa direzione. La democrazia diretta non e' un obiettivo utopistico: il potere deve tornare in mano ad ogni singolo cittadino, che potrà decidere del proprio futuro e poter scegliere in prima persona. La strada è lunga e non sappiamo quando e come ci arriveremo.
Però siamo certi che la cittadinanza attiva puo' contribuire direttamente a costruire il futuro di questo paese. L'intelligenza collettiva ha la soluzione ai problemi più grandi che ci affliggono. I partiti non rappresentano piu' nessuno, perche' in tutti questi anni si sono troppo legati al mondo finanziario, economico e speculativo....solo i cittadini possono riprendere in mano tutta la politica, quella vera... e cambiare tutto, per sempre.
Pasquino - Grazie Davide, e auguri.
Ottimo! Solo un appunto che non rientra nel merito "intervista", ma nella musica utilizzata per i video. Infatti molti del movimento utilizzano nei filmati musica "edita" questo non si può fare a meno che non si abbia una liberatoria da parte dell'autore del brano. Lo dico prima come iscritto al movimento e poi come musicista. Non date appigli a chi è "contro", non aspettano altro. Quindi bisogna fare molta attenzione e pensarle veramente tutte! Piuttosto, magari contattatemi e la musica di sottofondo ve la creo io.
RispondiEliminaFrancesco Ornielli - Roma
franceskox@live.it
Caro Davide, conta pure sul mio appoggio!
RispondiEliminaBENE 5 STELLE PER LA REGIONE LAZIO.
RispondiEliminaMi piacerebbe sapere qualcosa di piu' sull'organizzazione sanitaria che avete in mente. Votero' M5S alle politiche. Il voto alle Regionali dipendera' molto dal programma sanitario......
:( i'm sad
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