giovedì 17 dicembre 2015

I TAVOLI DI LAVORO PROTESTANO CONTRO L'IMPOSIZIONE DALL'ALTO DEL PROGRAMMA M5S PER ROMA 2016



I TAVOLI DI LAVORO PROTESTANO CONTRO L'IMPOSIZIONE DALL'ALTO DEL PROGRAMMA M5S PER ROMA 2016

di Emanuele Sabetta, iscritto al M5S Roma

La deriva verticistica del M5S romano sembra non fermarsi. Non solo infatti, nonostante i miei ripetuti e argomentati appelli ( vedi : link ) si è scelto di non far partecipare i cittadini alla scrittura del programma tramite la Rete come in passato - una prima chiusura che ha causato malumori tra gli oltre 10 mila iscritti romani al portale del movimento 5 stelle, ingiustamente privati del diritto di contribuire con idee e proposte a migliorare la loro città - ma per gettare benzina sul fuoco è stato in seguito annunciato un programma in 10 punti calato dall'alto, privo di ogni riferimento alle frequenti richieste dei cittadini e delle migliaia di iscritti al m5s romano.

Da tempo i cittadini romani chiedono a gran voce di azzerare e rinnovare completamente i vertici delle aziende pubbliche e partecipate dal comune, i cui dirigenti nominati dai partiti sono li da anni e proteggono con la loro posizione tutto il marcio e la corruzione che avviene in tali aziende a spese ovviamente dei cittadini e della città. Caso emblematico è il recente scandalo che ha finalmente svelato perché Roma si allagava ogni volta che pioveva più del normale. Cito dall'articolo sui giornali:

"(..) In particolare, sottolineano i carabinieri, «le dazioni di denaro erano finalizzate ad ottenere agevolazioni da parte dei funzionari sulle modalità di esecuzione dei lavori, consentendo agli imprenditori di eseguire le opere in modo difforme rispetto a quanto previsto». «Emblematico» viene definito il caso della pulizia dei chiusini stradali, che veniva effettuato su un numero inferiore rispetto a quello dichiarato nella documentazione ufficiale, oppure il caso del rifacimento del manto stradale, effettuato risparmiando sullo spessore dell’asfalto (..)"

Finalmente dopo anni li hanno arrestati. Erano 7 dipendenti pubblici corrotti che facevano montagne di soldi sulla pelle dei cittadini di Roma. Tutti al comune sapevano ma nessuno li licenziava, come mai? Chi li proteggeva? I dirigenti messi li dal PD ovviamente. 
Di questi casi di corruzione ce ne sono migliaia, ma non usciranno MAI fuori perché i dirigenti delle partecipate messi li dai partiti coprono tutto, sanno ma non dicono niente. La soluzione è una sola: questi vanno rimossi tutti dai loro incarichi di dirigenti delle municipalizzate e tali incarichi debbono essere affidati a persone oneste. Questo è infatti ciò che conta in una azienda: chi comanda nella gerarchia. E una persona onesta al posto di comando potrà finalmente scoprire chi non fa il proprio lavoro correttamente e dare direttive affinché vengano presi provvedimenti disciplinari o vengano rimossi dai loro incarichi. 
Pensiamo davvero che gli attuali dirigenti della municipalizzata che si occupa dei lavori di pulizia e manutenzione delle strade non sapessero che Roma si allagava ad ogni pioggerella perché gli scarichi ai lati delle strade non venivano puliti? E che non avrebbero potuto rimuovere quei 7 corrotti? Lo sapevano benissimo, e potevano rimuoverli, ma non lo hanno fatto, perché collusi. Il pesce puzza dalla testa. E quei pesci sono incollati su quelle poltrone delle municipalizzate da anni, imposti dai partiti per proteggere tutto il malaffare e i giri di soldi che ne derivano.
E gli attivisti romani del M5S hanno più volte protestato con il sindaco uscente affinché intervenisse. E' infatti nei poteri del sindaco cambiare i dirigenti delle partecipate, lo ha spiegato benissimo il consigliere del M5S Frongia a SkyTG24. Ma Marino non lo ha voluto fare per non pestare i piedi al suo partito. 
Per questo ci si sarebbe aspettati, dopo tante discussioni in merito, che nel programma 5 stelle al primo punto vi fosse AZZERARE I DIRIGENTI DELLE AZIENDE PUBBLICHE E PARTECIPATE e metterci persone oneste scelte per CONCORSO PUBBLICO TRASPARENTE.

Invece i 10 punti annunciati in questo deludono, e mostrano invece un M5S senza una volontà di reale cambiamento (vedi: http://commentandolestelle.blogspot.it/2015/12/il-m5s-romano-annuncia-i-punti-del.html  ). Ma la cosa più grave è che non è realmente il M5S romano, cioè la base, a non evocare nel programma tale cambiamento, ma solo una minoranza di pochi attivisti che hanno deciso di gestire il M5S romano come fosse cosa loro.

Si pensava che tale minoranza responsabile di aver deciso i 10 punti fosse almeno costituita dal centinaio di iperattivi dei vari municipi che si riuniscono nei tavoli di lavoro per la scrittura del programma da diversi mesi ormai.
Invece si scopre che persino i partecipanti ai tavoli di lavoro sono stati tagliati fuori dalla decisione, e che il loro lavoro è stato completamente ignorato dai vertici, che hanno deciso i 10 punti senza neanche consultarli.

Si sono allora sollevate le proteste di chi ha partecipato ai tavoli di lavoro, infuriati per aver visto tutto il loro lavoro cancellato con un colpo di spugna ed un annuncio calato dall'alto.
Marco Stermieri, membro del Tavolo di Lavoro per il Programma del Municipio XI, lamentandosi nel gruppo Facebook Intermunicipale ha parlato addirittura di "Tela di Penelope" in relazione al loro lavoro che viene regolarmente disfatto dall'alto. Cito testualmente:

Marco Stermieri :  "[mancano] organizzazione e comunicazione....e se magari passa anche un minimo di informazione non guasterebbe, credo che per chi ha lavorato ad un qualsiasi tavolo redagendo le schede e vedendosele stralciare sarebbe stato quantomeno umano dopo giorni e giorni di ricerche e lavoro essere messi a conoscenza della strategia adottata non per polemica ma perche c'è sembrato lavorare proprio alla  ...la tela di penelope "

A calmare gli animi ha provato Gemma Guerrini, Coordinatrice del Tavolo di lavoro area Cultura del M5S Roma, figura di rinomata moderazione e saggezza del movimento romano. Ciononostante anche lei non ha potuto fare a meno di ammettere di trovare incredibile quanto sta accadendo, e che seppure ritenga che in futuro i vertici del M5S romano riprenderanno in considerazione le proposte dei tavoli di lavoro, la sua è comunque solo una speranza, in quanto tali vertici non rispondono neanche ai loro messaggi. Cito testualmente dal suo intervento:

Gemma Guerrini : "Mi sono decisa a scrivere questo post proprio perché vedo serpeggiare un'inquietudine a cui bisogna fare argine, almeno con quelle poche notizie in più che abbiamo a disposizione. L'ultima riunione del Tavolo Cultura è stata tutta dedicata al comunicato che era uscito la mattina. E posso dire che anche secondo noi il problema è quello che dici tu: penuria di comunicazione, organizzazione e informazione. Ma mi sento di escludere che il lavoro degli attivisti che hanno partecipato ai tavoli possa venire annullato. È assurdo che noi non sappiamo come si procederà, ma proprio perché ci rendiamo conto che da una parte ci sono attivisti in gamba (ovunque) e dall'altra che c'è un problema organizzativo, cerchiamo di avere i nervi saldi e di dare tempo al tempo. (..)
Abbiamo cominciato a lavorare al programma a novembre 2014, quando ancora nessuno ci pensava, in riunioni sempre pubblicizzate al massimo delle possibilità del Tavolo. Gli attivisti del Tavolo pretendono rispetto per il loro lavoro ma nessuno ha mai pensato che potesse essere definitivo o considerato concluso. (..)
Può darsi che altri abbiano notizie che io non ho e che io sia stata tenuta all'oscuro di qualcosa o di tante cose. Ma alla luce di quanto mi è noto come referente per i punti programmatici del Tavolo Cultura, a me sembra che si sia alzato un ingiustificato polverone. Che i tavoli tematici abbiano lavorato sui punti programmatici inerenti all'argomento di loro competenza, è noto e stranoto a chiunque se ne sia voluto occupare ed abbia voluto partecipare. Ai coordinatori dei tavoli è stato chiesto di terminare il lavoro entro una certa data e di consegnare i materiali agli ex-portavoce capitolini, e questo hanno fatto tutti quelli che avevano qualcosa da presentare. (..)
Per facilitare l'incontro dei gruppi di lavoro con i gruppi municipali, sembrava utile un incontro collettivo e si era proposto di farlo il 13 dicembre, ma è stato annullato senza ulteriori spiegazioni. Subito dopo, però, è stato pubblicato il comunicato con i 10 punti programmatici. (..)
Se sia stata fatta o meno un'assemblea, invece, io non lo so. So che continuavamo a chiedere agli ex-portavoce conferma dell' incontro del 13 e che ad un certo punto ci è arrivata l'email di disdetta."

Tale misteriosa riunione del 13 dicembre non fu però disdetta per tutti, ma fu invece solo trasformata da riunione pubblica a riunione a porte chiuse. Lo testimonia infatti una comunicazione di servizio postata sul Meetup del M5S Roma qualche giorno prima:

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* Postata il 26/11/15 21:02
Di: Ximena C.
Post n.: 16

Allora ragazzi. Questa e' la situazione definitiva:
- Il 13 dicembre si terrà l'assemblea,blindata, di baso profilo, non pubblicizzata da news letter che Alessandro Pirrone (grazie Ale!) gentilmente ha impostato, che verterà esclusivamente la presentazione dei programmi che hanno preparato i tdl e gm, e che coinfluiranno nel programma comunale
-a gennaio 2016 si terrà, auspicabilmente al Saint Jones, l'assemblea romana, previa raccolta proposte punti da mettere all'odg con news letter e poi inserimento dei punti più gettonati all'odg che a sua volta verrà divulgato con news letter.

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All'indomani della riunione a porte chiuse del 13 compare sul blog l'annuncio del programma del M5S in 10 punti, ( vedi : link ) mandando su tutte le furie persino gli attivisti dei tavoli di lavoro. Seppure mi era divenuto chiaro il livello di arroganza di alcuni attivisti dopo gli insulti gratuiti ricevuti per aver solo chiesto chiarimenti ( vedi: link ), non avrei mai pensato di vedere tale arroganza arrivare a mettersi al di sopra persino degli stessi tavoli di lavoro.

Quella romana è una situazione inaccettabile per chi crede negli ideali del movimento. Da attivista di lunga data non posso che fare appello a tutti i cittadini cinquestelle di Roma: il Movimento 5 Stelle siamo noi cittadini, e quello annunciato non è il programma voluto dai cittadini. E' sicuramente vero che con partiti e mafia che vogliono distruggerci, fare autocritica ci potrebbe scoprire i fianchi. Ma se non facciamo autocritica, se non dimostriamo che il,movimento 5 stelle è DIVERSO, e quando qualcuno prende decisioni sbagliate o che contraddicono i suoi valori originali questo viene segnalato e corretto dalla base, allora daremo l'immagine di noi non dissimile da quella di partiti come il PD, dove le scelte di Renzi sono state sopportate e consentite anche se andavano contro tutti i principi originali, fino a portare il PD da partito di sinistra a diventare un partito di destra. 
Questo non deve succedere nel M5S, perché il M5S ha una coscienza, e questa coscienza sono i suoi iscritti, migliaia di piccoli grilli parlanti che non hanno paura di criticare e denunciare chiunque sbagli, non importa quanto famoso o influente sia. Questo ci ha insegnato Beppe, e questo è quello che rende il M5S dotato di un sistema immunitario contro ogni deriva o degenerazione dei suoi valori democratici.

Quindi ancora una volta, rivolgo un appello a tutti gli iscritti e gli attivisti romani: fate sentire la vostra voce e chiedete che si possa scrivere per Roma 2016 un vero programma partecipato tramite la Rete. 


12 commenti :

  1. È da un po di tempo che non mi sono chiare alcuni aspetti io residente a Terracina ma lavoro a Roma sono attivista nel luogo di residenza.... ma quello che mi chiedo è perché queste modifiche, perché il direttorio uno interviene sul fatto che i collaboratori di coloro quali sono stati espulsi si sono introdotti in alcuni meetup e li hanno trasformati in sede di partito inquinando quello che di trasparente era il principio??? Perché tutto questo so che anche su Roma accade questo nelle diverse circoscrizioni!!!! Perché il cambiamento nelle cose che andavano bene alcuni favore di quello che si è sempre combattuto??

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  2. Scusate gli errori ma spero che il concetto si capisca!

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  3. La"figura di rinomata moderazione e saggezza" le consiglia di riportare anche la conclusione del discorso di cui sono state desunte le frasi qui riportate, conclusione in cui, sottolineando l'avvicendarsi cronologico stretto tra l'inizio del preannunciato percorso di raccolta on-line dei contributi dei cittadini e la notizia che la riunione collettiva del 13 era stata annullata, si rilevava come tale evento collettivo e concentrato in un unico giorno risultava sostituito da plurimi incontri collettivi che, a rotazione, si sarebbero organizzati fra attivisti dei tavoli di lavoro e gli attivisti dei diversi gruppi municipali.
    Forse non avevo chiarito bene il punto, spero di averlo fatto questa volta.
    Come già ho avuto modo di dire, poi, non condivido la sua opinione sulla realtà del M5S, che risulta non supportata da una conoscenza completa della situazione vigente.
    È evidente, infatti, che debbo solo alla sua urbanità e cortesia la definizione di persona di "rinomata moderazione".
    La ringrazio, dunque, anche per questo spazio di replica.

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    1. Grazie Gemma per il chiarimento, e ti assicuro che le mie non erano solo parole di cortesia ma un opinione condivisa sia da me che da altri. Speriamo che in questi incontri plurimi con i vertici avrete modo di ottenere che il lavoro dei tavoli venga incluso nel programma. Se non riusciamo a convincerli a far partecipare tutti gli iscritti tramite la Rete, che almeno facciano tesoro del lavoro degli attivisti.

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  4. Intervengo a nome del tavolo urbanistica e patrimonio del quale faccio parte dal 2012 ed al quale si sono affacciate centinaia di attivisti nel corso degli anni. La partecipazione è sempre stata aperta a tutti e caldamente sollecitata anche ai portavoce municipali, affinché partecipassero o delegassero qualcuno attivo nel territorio di loro competenza, in quanto il lavoro del tavolo non è solo quello di preparare programmi o libri dei sogni, ma confrontarsi sui problemi reali, per i quali c'è necessità di fornire supporto tecnico qualificato ai nostri portavoce nelle istituzioni. A parte i periodi pre-elettorali non ho registrato tanto interessamento da parte degli attivisti con competenze sulla materia. Comunque il programma che si sta elaborando non piove dall'alto, ma lo stiamo faticosamente assemblando, raccogliendo i contribuiti di chiunque sia in grado di dire qualcosa di utile, difendendolo anche da tentativi di infiltrazioni di soggetti che provano ad avvicinarsi al M5S con motivazioni disparate e spesso inconfessabili. Non condivido in gran parte quanto detto nel post, comunque di sicuro il momento stesso che dovessi registrare un'imposizione dall'alto di qualcosa che non condivido, in quanto non compatibile coi principi del movimento, uscirò non solo dal tavolo ma anche dai 5 stelle e con me penso molti altri amici, che stanno lavorando gratuitamente, mettendo a disposizione competenza e tempo libero.
    Andrea Tardito

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    1. Grazie Andrea per il tuo contributo. E' importante per fare chiarezza. Sta di fatto che come Gemma e Marco hanno evidenziato i Tavoli non sono stati neanche consultati quando è stata presa la decisione di annunciare ufficialmente i 10 punti. Siete stati informati a cose fatte. Lo confermi anche tu?
      Perché se questo è vero, la domanda che dobbiamo porci è: chi ha deciso che dovevano essere 10 punti (e non 12 o 20 ad esempio)? E chi ha deciso che il primo più importante punto fosse la questione "casa" e non ad esempio l'azzeramento dei dirigenti delle municipalizzate?
      Questo modo di decidere unilateralmente, a porte chiuse, e annunciare direttamente a cose fatte senza neanche aspettare di sentire il parere dei tavoli di lavoro (e meno ancora della base degli iscritti) rappresenterebbe se confermato un modo gerarchico e non democratico di gestire il movimento, e in palese contraddizione con i suoi valori. Si deve in tal caso essere responsabili e fare autocritica per cambiare rotta. E di avere capacità di autocritica il M5S deve andare fiero, poiché è proprio quello che manca agli altri partiti e che lo rende migliore.

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  5. I Tavoli di lavoro sono libere riunioni di cittadini, dei meetup anche se non usano quella denominazione, e non sono strutture del M5S, il M5S non ha strutture, organi di lavoro o sedi. Una proposta di un tavolo di lavoro ha lo stesso valore di qualsiasi altra proposta presentata da associazioni o singoli cittadini. Solo una consultazione on line, sulla piattaforma Beppegrillo.it può dare valenza a una proposta.

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    1. E dimmi, quando è stata fatta la consultazione on line sulla piattaforma Beppegrillo.it per decidere il programma di 10 punti annunciati? Te lo dico io: mai. Perché sono stati imposti dall'alto. Ed è questo qui tutto il problema. Che qualcuno nel M5S romano ha deciso di far regredire il movimento allo stato di gerarchia, decidendo per tutti. Questo è un errore e se non lo segnalassi ora, che siamo in tempo per correggerlo, più tardi potrebbe avere effetti devastanti. Se tenete al M5S romano, pretendete che tutte le decisioni si mettano ai voti e vengano prese in modo condiviso. Questa è la sola strada per cambiare le cose. Smettiamola di illuderci che ignorando ancora la democrazia e la partecipazione della base si possa diventare un movimento politico diverso dagli altri. Non succederà mai. La vecchia ricetta alla fine produce sempre la solita torta. Possiamo farcela, basta volerlo.

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  6. I 10 punti sono semplici macroaree omnicomprensive da cui si svilupperà tutto il programma, nessuna decisione verticistica, dato che il programma verrà definito on line. Nel post sul blog c'è la risposta alla tua domanda, chi lo ha deciso??? La necessità quotidiana di Roma. Leggi: "A partire dagli atti presentati dai nostri consiglieri comunali e municipali, abbiamo identificato 10 aree di intervento per la città di Roma". Cerca di uscire dal loop in cui sei finito e dai il tuo contributo. Visto che ti occupi di programmazione saprai benissimo come possono essere selezionate delle priorità da temi ricorrenti, no?

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    1. Confondi i criteri utilizzati da chi ha preso la decisione, con il problema di chi ha preso la decisione (ed ha deciso anche i criteri). Non metto in dubbio che un leader abbia dei criteri perfettamente razionali per prendere le decisioni. Il problema è che nel M5S i leader non ci dovrebbero essere. Le decisioni dovrebbero essere prese dall'assemblea permanente online degli iscritti. Dove uno vale uno. Nessuno deve valere più degli altri e dare ordini dall'alto.

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    2. Diciamo che qualche volta il fine giustifica i mezzi.
      Il sunto dei dieci punti è stato comunque elaborato dai referenti dei tavoli e, almeno nel mio caso, rappresenta il sommario del programma completo da noi elaborato. Ritengo che le priorità che "qualcuno" ha deciso abbiano più che altro valenza elettorale e che alla resa dei conti il palinsesto potrebbe essere completamente diverso. Programma o non programma governeremmo bene la città se riusciremo a mettere le persone giuste nei posti giusti, tutto qui. Guardiamo la luna e non il dito ed evitiamo anche autogol

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    3. Come mai Marco e Gemma, referenti di due tavoli, non sono stati consultati e invece nel tuo caso si? Sei parte di una cerchia di privilegiati?
      In ogni caso non è questo il modo di gestire un movimento politico che fa della democrazia il suo principio cardine. E ti sbagli assai gravemente quando dici che le priorità stabilite nel programma hanno solo valenza elettorale e che poi a elezioni concluse il palinsesto sarà diverso. Il M5S è nato come il primo movimento politico che rispetta le promesse fatte agli elettori in campagna elettorale, e che mette sempre in pratica gli impegni presi con i cittadini nel programma elettorale, senza mai tradirli come fanno gli altri partiti, pena l'espulsione immediata da parte dei garanti. La politica si fonda sulla onestà di chi promette di fare qualcosa e poi una volta eletto la fa davvero, e il programma deve sempre avere la massima attenzione in termini di idee e proposte proprio perché non può essere dimenticato o stravolto come fanno i politici disonesti una volta ottenuta la poltrona. Quindi il tuo suggerimento di fregarsene del programma perché tanto è solo a scopo elettorale è inopportuna e gravemente lesiva dell'immagine del m5s, e ti pregherei quindi di ritirarla. L'importanza invece del programma per rinnovare Roma è invece tale che bisognerebbe dare il massimo spazio alle idee di tutti i cittadini romani, incentivando professori universitari, dirigenti di aziende pubbliche, operai stradali o tecnici del settore trasporti a proporre soluzioni efficaci che solo persone con esperienza diretta dei problemi possono fornire. Solo l'intelligenza collettiva dei cittadini consentirà di scrivere un programma con soluzioni vere, e solo la partecipazione diretta dei cittadini, i soli sovrani della città, potrà convincerli che il M5S è davvero dalla loro parte ed è realmente il movimento dei "cittadini punto e basta".
      Quei pochi attivisti che con arroganza o superficialità hanno deciso (sbagliando) di limitare la partecipazione, devono scusarsi e tornare a difendere i valori del movimento che evidentemente si sono persi per strada.

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